Marletta tenta il bis a Palagonia| “Lontani da logiche di spartizione” - Live Sicilia

Marletta tenta il bis a Palagonia| “Lontani da logiche di spartizione”

Il primo cittadino uscente si ricandida, non teme gli avversari e rivendica il suo operato.

VERSO LE AMMINISTRATIVE
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PALAGONIA – Il sindaco Valerio Marletta tenta il bis. “Palagonia Bene Comune” sarà della partita con un’altra lista civica e l’appoggio politico di “Sinistra Italia”. Un progetto più ampio rispetto al passato che ha aggregato negli anni nuove energie pescando anche in ambiente sindacale. E’ questo lo schema messo in campo dal primo cittadino uscente, il trentasettenne Valerio Marletta, che correrà alle amministrative per ottenere un nuovo mandato. Centrodestra, Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle si stanno organizzando per lanciare l’attacco alla diligenza e conquistare il fortino calatino. Marletta non sembra particolarmente preoccupato. “Molti hanno fatto parte della vecchia storia politica di Palagonia, come Benincasa che ha fatto l’assessore di Fausto Fagone”, dice e immagina una campagna elettorale diversa rispetto a quella di cinque anni fa quando gli animi erano parecchio esacerbati. “Sarà una campagna tutta sul lavoro dell’amministrazione, i cittadini ci diranno se abbiamo fatto bene o se abbiamo fatto male”, argomenta. “Dei competitor mi interessa veramente poco  anche perché le alleanze sono legate alle vecchie logiche di spartizione del potere, tutte cose che non ci interessano: noi ci presenteremo per quello che siamo cioè persone rispettose dei principi della cosa pubblica”, spiega il primo cittadino.

Il candidato traccia un bilancio positivo e realista dei cinque anni di governo. Al netto delle difficoltà legate al dissesto finanziario che attanaglia il comune calatino, la giunta ha tentato di rimettere in piedi qualche struttura pubblica dando centralità ai singoli quartieri. “Il Comune è in dissesto finanziario e questo non può che rappresentare uno spartiacque per il paese, però, paradossalmente, se questo ha creato un trauma, com’è normale che sia, ha anche permesso al Comune di bloccare l’emorragia legata ai decreti ingiuntivi e al contenzioso e potere investire nuovamente sul territorio”, dice Marletta. “Soprattutto nella seconda parte del mandato siamo riusciti ad appaltare strade, scuole, rotatorie, la riqualificazione di alcune piazze”, spiega. L’obiettivo dichiarato è “il ripristino del decoro nei quartieri”. “Abbiamo individuato una piazza per ogni quartiere. L’intervento può grosso, già appaltato, riguarda il centro storico: una vecchia piazza realizzata negli anni ottanta che costituisce una ferita per   pesante per il centro storico. Hanno abbattuto il palazzo di un principe e hanno fatto questo schifo in cemento. Noi cercheremo di utilizzare meno cemento possibile e più verde, lo stesso stiamo facendo in altri quartieri”, dice. “Abbiamo riaperto tre palestre comunali delle scuole, alcune chiuse da decenni: questo mi sembra un buon risultato”, spiega Marletta. Tra i fiori all’occhiello dell’amministrazione c’è il metodo individuato per aiutare le associazioni nonostante le ristrettezze economiche. “Abbiamo tanti limiti nella gestione delle somme perché come Comune dissestato siamo monitorati sempre e comunque dalla Corte dei Conti”. “Non potendo finanziare in modo diretto le associazioni abbiamo trovato un metodo diverso per aiutarle, cioè abbiamo fornito loro i luoghi di aggregazione”. Marletta snocciola i risultati. “Quando ci siamo insediati una sola associazione aveva una sede e adesso tutte  ne hanno una assegnata dal Comune”.

Marletta guarda al futuro e al primo progetto da realizzare in caso di riconferma. “Uno dei progetti che non siamo riusciti a realizzare e che vorremmo fare è la pista ciclabile che unisce due parti del paese divise dalla circonvallazione”.  “Evitando magari di fare quella di Catania”, scherza Marletta. “Poi c’è la normalità: strade e buche e riqualificare aree esterne delle scuole”, dice. “Penso che in un momento come questo si debba lavorare in continuità con quello fatto finora”. Marletta guarda al 2019 e all’agognata fine del periodo di sofferenza economica del dissesto. “Bisognerebbe contrarre un mutuo per completare un’incompiuta: un palazzetto dello sport degli anni ottanta”. “Nel nostro territorio questo costituirebbe un salto di qualità”, dice immaginando il palazzetto che ospita “anche gare professionistiche”. “Indebitarci sì, ma per una cosa utile che servirà a tutti”, chiosa il sindaco.

 

 


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