PALERMO – “Le elezioni regionali in Sicilia si terranno il 5 novembre”. Lo ha detto in conferenza stampa il governatore della Sicilia Rosario Crocetta. Si poteva scegliere tra il 29 ottobre e il 5 novembre e ho scelto io questa data – ha aggiunto Crocetta – anche perche’ altrimenti si sarebbero celebrate le regionali a ridosso della commemorazione dei morti del 2 novembre, che in Sicilia è una ricorrenza importante”. Poi scherzando il Governatore ha detto: “così blocchiamo possibili superstizioni”.
“Tutti pensano che se c’è riuscito Crocetta, allora chiunque pensa di riuscirci ( a diventare governatore della Sicilia, ndr). Auguri”, ha sottolineato il presidente della Regione a margine dell’incontro con la stampa rispondendo ai cronisti che chiedevano un commento all’annuncio di Vittorio Sgarbi di candidarsi alla carica di presente della Regione. Crocetta nei mesi scorsi ha annunciato la sua ricandidatura e lanciato il suo movimento RiparteSicilia. A chi gli ha chiesto se avesse notizie sul ricorso pendente in Commissione nazionale di garanzia del Pd sulla compatibilità del suo movimento, Crocetta ha tagliato corto: “E’ un problema che non mi sono posto”.
“Nonostante una campagna elettorale accelerata e le polemiche – ha affermato -, il governo vuole portare avanti risultati importanti per la Sicilia. Ieri abbiamo fatto il punto sull’attuazione del Patto per il Sud (con la Regione siciliana, ndr), abbiamo fatto accertamenti d’entrata per il 10% del finanziamento. Entro quindici giorni siamo pronti a far partire le gare per circa 600 milioni di euro”.
Per il governatore la qualità delle cure e prestazioni in Sicilia “è migliorata” e pure i dati ministeriali lo avrebbero certificato se “non ci fosse stata questa campagna infame contro i vaccini che ha creato un allarmismo e un blocco delle vaccinazioni in tutta la Sicilia”. Nei giorni scorsi il ministro della Salute Beatrice Lorenzin aveva affermato che in Sicilia e in altre quattro regioni non si è raggiunta la “soglia minima” delle cure garantite ai cittadini dal Servizio sanitario, ovvero dei Livelli essenziali di assistenza, “nonostante un miglioramento dei conti negli ultimi anni”.
*Aggiornamento ore 14.31
“E’ obbligatorio approvare bilancio e finanziaria entro il 30 aprile”. Lo ha detto il governatore della Sicilia Rosario Crocetta ai cronisti che chiedevano un commento sull’ok ai documenti finanziari (manovra, bilancio di previsione e collegato alla finanziaria) approvati mercoledì notte in commissione Bilancio dell’Ars. “La mia preoccupazione più grande – ha detto Crocetta – è lo stop alla fusione Anas e Cas, che impedisce il completamento di autostrade importanti e penalizza tutta la Sicilia Meridionale e il miglioramento della rete. Questo è inaccettabile”. Poi ha continuato: “Su Riscossione Sicilia, si può pensare di fare una legge che prevede che dal primo luglio non c’è più una società di riscossione dei tributi in Sicilia mentre i siciliani stanno presentando la rottamazione delle cartelle? Così si produce un danno incredibile al bilancio della Regione e al popolo siciliano”. E riferendosi all’emendamento passato in commissione che prevede la liquidazione della società alterego di Equitalia nell’Isola dal primo luglio: “E’ una norma incostituzionale che fa rinunciare alla Sicilia la riscossione delle tasse”. A chi gli ha chiesto se è una vendetta “della casta” nei confronti di dell’amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, Crocetta ha risposto: “le polemiche non mi interessano, faccio il presidente della Regione”. Poi ha concluso: “rivolgo un appello a tutte le forze politiche: non possiamo smantellare un sistema di interessi pubblici come i servizi informatici e la riscossione dei tributi, perché altrimenti se togliamo alla Sicilia queste cose perde la sua autonomia”.
