PALERMO – Il suo ritorno era previsto già quattro mesi fa, per sostituire un Eugenio Corini pronto a fare le valigie dopo una parentesi tutt’altro che positiva nella sua seconda vita a Palermo come allenatore, ma alla fine la scelta ricadde su Diego Lopez con il veto dell’allora fresco ds Nicola Salerno che risultò decisivo ai fini della scelta finale da parte di Maurizio Zamparini. Le strade di Diego Bortoluzzi e del Palermo però si sarebbero ricongiunte qualche tempo dopo. La quinta sconfitta consecutiva rimediata contro il Milan, con una squadra che ha mostrato chiaramente di non seguire più le indicazioni del tecnico uruguaiano sollevato dunque dal suo ruolo da Paul Baccaglini, hanno portato dunque la dirigenza rosanero a virare con decisione verso l’allenatore di Vittorio Veneto.
Classe ’66 Bortoluzzi, ex vice proprio a Palermo di Francesco Guidolin nell’esaltante metà stagione della promozione del 2004/2005 e poi dal 2006 al 2008 sempre con il tecnico di Castelfranco Veneto, dopo i tentativi sfumati di portare sulla panchina prima Davide Ballardini, e poi a ruota Edy Reja e Franco Colomba, ha dunque convinto sia Zamparini che il nuovo presidente, quest’ultimo rassicurato a sua volta proprio da Francesco Guidolin sulle capacità di quella che sarebbero diventata la guida tecnica da qui a fine stagione. Bortoluzzi infatti sin dai suoi esordi da allenatore ha legato in maniera indissolubile il suo nome a quello di Guidolin tanto da seguirlo anche in altre tre esperienze.
Detto della storica promozione con i rosanero, e del seguente quinto posto nel primo anno di serie A, Bortoluzzi poi proverà a farsi le ossa in solitario nella massima serie con il Treviso, società in cui da giocatore fu anche bandiera e capitano. La parentesi con i trevigiani dura però qualche giornate nel girone di ritorno e dunque l’anno dopo torna a Palermo sempre con Guidolin dove conquista addirittura la vetta grazie ad un ottimo girone d’andata. L’infortunio di Amauri e il calo delle prestazioni della squadra ridimensionano la stagione anche di Bortoluzzi che lascerà Palermo l’anno dopo per farne ritorno solo nel 2008 in occasione di una nuova chiamata di Zamparini a Guidolin.
Le stagioni seguenti si dividono fra Parma, dove ottiene la risalita immediata in serie A e un ottimo ottavo posto l’anno dopo con i ducali, l’Udinese, esperienza più esaltante che lo porta a giocarsi anche i preliminari di Champions con giocatori del calibro di Di Natale e Alexis Sanchez, e infine Swansea quest’anno in Premier League, sempre al fianco di Guidolin ma chiusa dopo appena sette giornate (il 3 ottobre 2016, ndr) dopo aver conquistato solo 4 punti con i cigni neri. Dopo l’Inghilterra dunque ed il periodo di inattività ecco quindi la chance di tornare in Italia, in quella Sicilia di cui conserva un ottimo ricordo ma in cui ritrova un Palermo in crisi nera da dover quantomeno riprendere dal punto di vista delle motivazioni non per puntare alla salvezza, ormai distante è impossibile, ma quantomeno evitare un ultimo posto che umilierebbe un’intera città abituata a ben altri obiettivi.
