PALERMO – “Nella ‘vita reale’ sono una graphic designer e ho a che fare con il mondo virtuale, per questo sentivo il bisogno di fare qualcosa di più tangibile”, dice così Bruna Cirincione, giovane palermitana ideatrice della linea di gioielli siciliani che ha indossato nel ruolo di comparsa durante lo spot di ‘Miss Sicily’, il nuovo rossetto Dolce&Gabbana Beauty. “Ciò che è nato come un hobby ha cominciato a trasformarsi in una realtà concreta – continua Bruna – il nome della mia linea di gioielli è ‘DonnaPidda’, la Donna di denari nelle carte siciliane, una donna che tiene ben presenti le tradizioni che la legano alla sua terra”. È proprio l’amore per la sua terra che l’ha spinta a incentrare tutto il suo ‘lavoro’ sul tema siciliano e la campagna pubblicitaria ‘Miss Sicily’, girata nel mese di ottobre a Cefalù e diffusa sul web venerdì scorso, è stata la perfetta occasione per elogiare l’essere ‘femmina’ della donna sicula. Uno spot in cui protagonista è la sensualità della donna mediterranea con i suoi giochi di seduzione, ma soprattutto la bellezza degli scorci dell’Isola, capaci di ammaliare.
Inventare un modo per poter ‘indossare’ tutto ciò è stato l’obiettivo della giovane palermitana. Le ‘ruote di carretto’ che appaiono nello spot, hanno attirato l’attenzione della modella protagonista di Dolce&Gabbana, Vittoria Ceretti, che ha menzionato ‘DonnaPidda’ in una delle sue ‘storie’ di Instagram, fotografando gli orecchini e ottenendo milioni di visualizzazioni.
“Tutto viene realizzato rigorosamente a mano – prosegue Bruna – studio e progettazione di modelli, creazione e decorazione fino alla selezione di finiture, pietre e materiali. Vorrei dare la possibilità di indossare non solo un pezzo unico, ma un pezzo di Sicilia!”. E nella terra che ospita il capoluogo della futura capitale della cultura, un modo per valorizzare l’arte è indossarla. Per questo Bruna, in collaborazione con il Museo Mandralisca di Cefalù , ha creato l’evento ‘Indossa l’arte’, realizzando degli orecchini che richiamano le decorazioni delle maioliche del Museo. “Il barone Mandralisca era un collezionista e tutto ciò che si trova all’interno di casa sua è frutto di una ricerca – spiega la giovane palermitana – ogni stanza del piano nobiliare possiede maioliche con diverse decorazioni, io mi sono concentrata sulla biblioteca e i saloni”.
L’arte e la cultura influenzano la moda trasformando le icone e le forme della sicilia, in coloratissimi oggetti di desiderio e di seduzione mediterranea da sfoggiare.
