Bando da 100 milioni, Cracolici: | “Boom, critiche ingiuste” - Live Sicilia

Bando da 100 milioni, Cracolici: | “Boom, critiche ingiuste”

“Quasi 3 mila adesioni. Attacchi strumentali”. Contro quel progetto si schierò mezzo Pd.

PALERMO – Su quel bando, per giorni, ha soffiato il vento delle polemiche. Una mezza rivolta, contro il progetto da 100 milioni di euro destinato alle aziende agricole siciliane. Uno dei “rami” di finanziamento del Psr, il miliardario Piano di sviluppo rurale finanziato dall’Europa. E le critiche avevano puntato il dito direttamente contro l’assessore al ramo, Antonello Cracolici. Che oggi respinge quelle accuse al mittente: “Il bando è stato un successo”.

Si tratta di una delle misure più attese dalle imprese agricole e zootecniche e che finanzia gli investimenti per l’acquisto di attrezzature agricole, macchinari per il confezionamento e la commercializzazione dei prodotti agricoli, capannoni, terreni agricoli, lavori per la viabilità e l’elettrificazione aziendale, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e tanto altro.

Ma come detto, i dubbi erano stati tanti. E messi anche nero su bianco su un Ordine del giorno approvato dall’Assemblea regionale. Un atto parlamentare dalla chiara valenza politica, visto che a firmarlo, oltre a pochi deputati dell’opposizione, erano stati diversi parlamentari proprio del Pd, il partito di Cracolici. Dal primo firmatario Mario Alloro, parlamentare ennese assai vicino a Mirello Crisafulli e per mesi anche in piena sintonia con l’allora capogruppo Cracolici al capogruppo e al vicecapogruppo dem Alice Anselmo e Giovanni Panepinto. E ancora, ecco la firma di altri deputati del Pd: la catanese Concetta Raia, il gelese Giuseppe Arancio, il messinese Filippo Panarello, tutti in passato della stessa area politica di Cracolici. Con loro, anche i renziani Antonella MilazzoNello Dipasquale.

Un documento che aveva sorpreso lo stesso Cracolici e che aveva spinto l’assessore a inviare una lettera al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, nella quale precisava alcuni aspetti del bando. In particolare, infatti, erano finiti nel mirino delle critiche i tempi troppo ristretti per la presentazione delle domande (scadenza prevista per il 10 aprile). Iscrizioni che dovevano arrivare tramite un portale nemmeno attivo fino a pochi giorni dalla scadenza.

Un intoppo che non avrebbe però pregiudicato il successo della misura. “Esprimo soddisfazione – dice infatti oggi Cracolici – per l’esito che ha avuto il bando della  sottomisura  4.1 sull’ammodernamento delle aziende agricole,  i cui termini di presentazione delle domande sono scaduti nella mezzanotte del 10 aprile scorso. I toni allarmistici delle ultime settimane sono stati smentiti dai fatti. Il sistema  informatico – ha aggiunto – ha retto bene all’estrema concentrazione di caricamenti che si è verificata nella ore che hanno preceduto la chiusura del bando, permettendo in due giorni il rilascio di 2.681 domande. A fronte di 2 miliardi e 400 milioni di euro di investimenti proposti, la richiesta di contributo pubblico a valere sul PSR è pari ad 1 miliardo e 470 milioni, ben oltre l’importo posto a bando che è di 100 milioni di euro.  La richiesta di aiuto medio per progetto è di circa 550 mila euro”.

E non mancano nemmeno le frecciate rivolte a chi aveva criticato il bando: “Chi ha sostenuto che questo bando era rivolto a poche imprese -dice infatti Cracolici – dovrebbe avere l’onestà di ricredersi, così come chi per settimane ha invocato proroghe, sostenendo la impossibilità di poter caricare le domande nel sistema informatico, non ha trovato riscontro nei fatti visto il numero delle istanze ricevute. La decisione di non cedere alle richieste strumentali di proroga ha garantito non solo il pieno rispetto di quanto previsto all’atto dell’emanazione del bando,  ovvero la scadenza, ma si è dimostrato che questo bando ha avuto un grande impatto tra le aziende agricole siciliane. Il numero di domande presentate che risulta essere il triplo rispetto al corrispondente primo bando della precedente programmazione, ha spazzato via ogni polemica. Adesso – conclude l’assessore – è la volta del bando per l’insediamento dei giovani agricoltori che sarà pubblicato nei prossimi giorni, dopo la registrazione alla Corte dei conti”.


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