Stipendi arretrati per i forestali |La protesta dei sindacati - Live Sicilia

Stipendi arretrati per i forestali |La protesta dei sindacati

Iniziativa della Uila. La Fai Cisl: "Investire sulla prevenzione".

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PALERMO – “Si dice che i forestali costino troppo ma si tratta solo dello 0,8 percento del bilancio regionale”. A dirlo Calogero Cipriano segretario regionale generale della Fai Cisl Sicilia, federazione che si occupa di agroalimentare, pesca e forestali, oggi all’hotel Astoria a Palermo durante il sesto congresso regionale della Fai Cisl dal titolo ‘Per la persona e per il lavoro. Contrattare il futuro Agroalimentare ambientale per lo sviluppo del paese”. “L’azienda Forestale – prosegue – ci tutela dagli incendi e dal dissesto idrogeologico, ma nonostante ciò può operare in Sicilia soltanto su duecentomila ettari. Abbiamo quindi richiesto con la legge 16 prima, e con la legge 14 del 2006 dopo, di acquisire nuovi terreni per rendere la regione più sicura visto che 273 comuni su 390 si trovano condizioni di dissesto. Lo abbiamo detto più volte anche nella nostra bozza di riforma, recepita anche dal governo, sebbene solo in parte visto che viene adibito soltanto il 40 percento della forza lavoro per la prevenzione. I forestali soni 21394 persone, ma equivalgono a 7500 lavoratori a tempo indeterminato. Dunque sono cifre ben lontane dai 30 mila lavoratori che vengono continuamente sbandierati”. Sul tema dell’utilizzo dei forestali per prevenire il dissesto idrogeologico e’ intervenuta anche Sabina Barresi della Fai Cisl di Messina, una delle province maggiormente colpite negli anni dal problema, rimarcando: “La Sicilia figura fra le prime 5 Regioni d’Italia in cui il dissesto idrogeologico è maggiormente diffuso. Ma tutto ciò non viene preso in considerazione dai nostri politici, preferendo tamponare le emergenze e non prevenirle” .

D’accordo Antonello Cracolici assessore regionale all’agricoltura oggi presente durante il convegno regionale che ha aggiunto : per i forestali stiamo lottando per un riordino del settore perché vivono in condizioni difficili e con un disprezzo sociale non giustificato”. “La principale preoccupazione -prosegue Cracolici – deve essere quella di dare a questi lavoratori dignità sociale. Questo lavoro ha una grande utilità e senza i forestali non ci sarebbero interi paesi che da loro vengono tutelati dal punto di vista idrogeologico. È prioritario riorganizzare il servizio che deve durare tutto l’anno”. Il segretario nazionale generale della Fai Cisl Luigi Sbarra ci ha tenuto durante l’incontro a ribadire il tema centrale del congresso sottolineando: “Al centro della nostra riflessione il tema della persona e del lavoro. Si parla spesso di reddito di cittadinanza ma è il lavoro che da dignità ai cittadini”. Molto apprezzato infine l’intervento del presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci,vittima di un attentato proprio per la sua lotta all’illegalita’ nella distribuzione dei fondi comunitari nell’agricoltura, che ha ribadito:” “Abbiamo abisogno di normalità non di eroi. E in questo c’è l’ovvia normalità che i fondi europei vadano alle vostre aziende e non alla mafia che faceva business non per dare futuro o dignità ai lavoratori, ma per i suoi affari” .

Sempre in tema di forestali, si fa sentire la Uila Uil: i 7 mila 500 lavoratori forestali settantottisti prestano la propria opera per tre mesi, ma la Regione deve ancora pagare loro sino a due mensilità del 2016. Un paradosso. Così, ritardi burocratici e inefficienza della politica umiliano un gran numero di precari che, peraltro, non sono stati sinora avviati al servizio stagionale per il 2017”. Protesta il segretario generale della Uila Sicilia, Nino Marino, che ancora stamattina s’è incontrato con i responsabili di settore dell’Assessorato all’Agricoltura per sollecitare la liquidazione delle spettanze ai forestali: “I ritardi della Regione stanno colpendo anche parte dei lavoratori centunisti e centocinquantunisti – aggiunge Marino – ma sono i settantottisti a soffrire maggiormente l’assurdità di questa situazione provocata non da carenze di risorse o problemi di bilancio, ma da una stucchevole girandola di firme che mancano su un paio di carte, come il decreto di autorizzazione all’uso del plafond di cassa”. Il segretario generale della Uila Sicilia: “Con questa e altre storie di malaburocrazia, la Regione offende i lavoratori e perde credibilità. Noi non ci stiamo e siamo pronti a ogni iniziativa, sindacale e legale, per tutelare i precari della Forestale e le loro famiglie”.

 


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