Coop, niente stipendi da luglio |Lettera accorata delle lavoratrici - Live Sicilia

Coop, niente stipendi da luglio |Lettera accorata delle lavoratrici

La drammatica situazione delle dipendenti delle cooperative che assistono gli anziani ha tenuto banco in Consiglio comunale, ieri sera.

Felice, Delfino, Iside
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CATANIA – La loro, drammatica, situazione, ha tenuto banco ieri sera in Consiglio comunale. Non prendono stipendi dal mese di luglio del 2016 e non hanno idea di quando potranno percepirli; nel frattempo però, svolgono un servizio essenziale di assistenza alle famiglie. Delle lavoratrici delle cooperative Felice – Delfino e Iside, si è discusso a lungo ieri sera: nella fase delle comunicazioni i consiglieri, di maggioranza come di opposizione, hanno infatti parlato dei ritardi nei pagamenti, chiedendo all’amministrazione risposte urgenti. In particolare, il consigliere Niccolò Notarbartolo ha letto in aula una lettera accorata, scritta da una delle lavoratrici a nome di tutte le colleghe, dopo aver chiesto il permesso di farlo alla presidente Raciti. Questo il testo.

“Mi presento. Sono la signora Orofino grazia lavoro presso un’ATI formata dalle cooperative Felice, Delfino, Iside vincitrice del progetto PAC anziani del lotto 5-6 del Comune di Catania e svolgo la mansione di OSA, operatrice socio assistenziale. Ogni mattina, mi alzo dal letto con la consapevolezza che anche oggi dovrò affrontare una lunga battaglia. So già che sono senza soldi nel conto corrente, però per lo Stato italiano io lavoro e dovrò compilare il 730 su un reddito non ancora percepito, ma so anche che è vietato ammalarsi in quanto pago anche l’aria che respiro. Arrivo sul mio posto di lavoro, della signora X , e so che mentre salgo le scale dovrò mostrare il mio sorriso migliore. Ma la signora X conosce me già da mesi; si è instaurato un rapporto simile a nonna- nipote, e sa perfettamente che per quanto mi sforzi a mostrare il mio sorriso migliore, qualcosa non va.

Capirete che la mia voglia il mio morale sono in una situazione di profonda crisi visti i consistenti ed ormai inesorabili ritardi eccessivi dei nostri stipendi (9 mesi), cosa che sta mettendo in ginocchio anche le cooperative stesse. Ma, nonostante tutto, non abbiamo mai interrotto un servizio essenziale per i nostri concittadini. Il mio pensiero va alle mie colleghe: le nostre condizioni economiche peggiorano ogni giorno che passa. C’è chi è stato sfrattato di casa, c’è chi non riesce più a pagare il mutuo, cioè chi ha il marito in attesa di occupazione, c’è chi non riesce a pagare le bollette e c’è, anche, chi non può mettere a tavola una fettina di carne per i propri figli.

Non starò qui ad elencarvi altro, la nostra dignità è stata calpestata abbastanza e sicuramente avrete capito il nostro malessere. Carissimo sindaco Bianco, carissimi consiglieri, se siete seduti lì è grazie cittadini catanesi che hanno avuto fiducia in voi, credendovi capaci di guidare questa città, la nostra amata Catania. Da mesi, un servizio offerto dal Comune, grava sulle spalle di noi lavoratrici. Con questa lettera, sono le stesse lavoratrici catanesi, le concittadine, che chiedono urgentemente aiuto a voi per poter sbloccare velocemente i nostri pagamenti in quanto la situazione non può più reggere.

Condizioni, quelle evidenziate dalle lavoratrici, di cui Livesicilia si è occupata, che hanno trovato la solidarietà dell’aula e hanno spinto l’assessore Saro D’agata, presente ieri sera in aula, a prendere impegni precisi. “Occorre che sia trovata una soluzione urgente – ha detto nella fase della replica dell’amministrazione – e che si diano quanto prima le risposte alle lavoratrici”.


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