Giro d’Italia del centenario al via | Tutti all’inseguimento dello Squalo - Live Sicilia

Giro d’Italia del centenario al via | Tutti all’inseguimento dello Squalo

Nell’edizione segnata dalla scomparsa di Michele Scarponi, due tappe in Sicilia con Nibali sempre tra i favoriti.

PALERMO – Tutto pronto per la centesima. Il giro d’Italia taglia lo storico traguardo con un’edizione che si preannuncia spettacolare ed avvincente con grandi corridori pronti a darsi battaglia durante le 21 tappe (3609 km divise in sei per velocisti, otto di media difficoltà, due cronometro e cinque per scalatori) da oggi fino al 28 maggio con la Sicilia che tornerà protagonista della corsa rosa con due appuntamenti (Cefalù-Catania e Pedara-Messina rispettivamente quarta e quinta tappa). Un’edizione che partirà però da un’altra isola, la Sardegna, con Alghero che per la prima volta sarà sede di tappa ma non vedrà al via uno il suo beniamino, quel Fabio Aru fermato da un infortunio al ginocchio. Il sardo dell’Astana però non sarà il grande assente del Giro visto che la corsa al via oggi passerà alla storia per essere quella nel ricordo di Michele Scarponi (l’organizzazione del Giro gli ha già intitolato la salita simbolo della corsa, il Mortirolo).

La prematura scomparsa, appena un paio di settimane fa, del marchigiano, che avrebbe corso quest’anno la sua dodicesima Corsa Rosa, ha segnato parecchi sui colleghi che hanno condiviso negli ultimi anni traguardi e gioie. Fra questi sicuramente quel Vincenzo Nibali, campione in carica con la maglia rosa conquistata nell’edizione 2016, che nel frattempo è transitato agli arabi della Bahrain-Merida con l’obiettivo, nemmeno tanto velato, di dedicare la vittoria finale a Milano (lo Squalo ha già vinto nel 2013 e nel 2016, ndr) all’ex compagno scomparso a causa di un incidente stradale. A dare una mano al messinese in una squadra che si affaccia per la prima volta alle grandi competizioni sarà, oltre a nomi noti quali Kanstantin Sioutsou, Javi Moreno e Franco Pellizotti, sarà Giovanni Visconti.

Il palermitano, chiamato a far da gregario a Nibali, sarà fondamentale per il suo capitano vista la folta presenza di outsider che puntano alla vittoria finale. Il primo è sicuramente il colombiano della Movistar Nairo Quintana, che non ha nascosto la sua volontà di centrare l’accoppiata Giro e Tour nello stesso anno, seguito a ruota dai vari Steven Kruijswijk, che l’anno scorso andò vicino al successo, Geraint Thomas, Thibaut Pinot, Mikael Landa, Bauke Mollema e Tom Dumoulin. “Mi sento abbastanza bene, il clima qui in Sardegna è eccezionale – ha dichiarato Nibali nella conferenza stampa che ha anticipato l’avvio della gara – non vedo l’ora di prendere il via. Le mie aspettative sono conosciute da tutti: voglio salire sul podio finale. Non è facile finire sul gradino più alto, se non fosse possibile vincere di nuovo il Giro combatterò per il secondo o il terzo posto per onorare la corsa. Abbiamo lavorato bene come squadra per essere qui nella condizione migliore. Ho il massimo rispetto per gli avversari. Sarà una sfida lunga con tanti imprevisti”.

In merito alla scelta da parte degli organizzatori di correre in Sicilia, ecco il pensiero di Nibali: “Mauro Vegni ha disegnato una gara ancor più difficile degli anni passati. Mi ha anche reso l’onore di portare il Giro nella mia terra. Ci sarà pure un circuito cittadino a Messina. Sono pieno di gioia sia per me, sia per i miei tifosi che per la mia famiglia. Non è la prima volta che il Giro arriva in Sicilia ma stavolta ha un sapore speciale. La quarta tappa ha un dislivello di 4000 metri. Arriverà dopo tappe nervose in Sardegna. Sarà il primo scontro diretto con i rivali: li vedremo come staremo. Andremo sull’Etna da un versante diverso rispetto a quello di sei anni fa. È più duro stavolta e verrà dopo un giorno di riposo. Comincerò il Giro con molta cautela e con la speranza di andare regolare”. Si parte dunque oggi con la Alghero-Olbia con numerosi strappi e saliscendi di cui 3 Gpm e un finale ancora ondulato dentro l’agglomerato urbano. Poi in sequenza Olbia-Tortolì e Tortolì-Cagliari prima del giorno di pausa che vedrà la carovana trasferirsi in Sicilia da martedì 9.⁠⁠⁠⁠


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