Super Camera, gaffe di Crocetta |"Siracusa autonoma". Anzi, no! - Live Sicilia

Super Camera, gaffe di Crocetta |”Siracusa autonoma”. Anzi, no!

Super Camera catanese. Due comunicati stampa per un nulla di fatto.

L'ANNUNCIO "EPICO"
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CATANIA – “Riconosciuta l’autonomia delle Camere di commercio di Siracusa e Ragusa”, anzi, è stata rinviata la decisione. Gaffe del presidente della Regione sulla Super Camera catanese. Tutto inizia con un comunicato stampa, inviato ieri: “Quelle di Ragusa e Siracusa – diceva Crocetta – saranno due Camere di commercio autonome. Lo annuncia – si leggeva ancora nella nota – il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, sulla base della decisione assunta ieri dalla Conferenza unificata Stato- Regioni, alla quale ha partecipato come delegata del presidente, la vicepresidente Mariella Lo Bello”.

Il primo comunicato stampa inviato dal presidente Crocetta alle 13.37, con 90 minuti di anticipo rispetto all’inizio della Conferenza Stato-Regioni, parlava chiaro quasi quanto il tweet, “Riconosciuta l’autonomia delle Camere di commercio di Siracusa e Ragusa”, che è stato cinguettato da Crocetta più o meno alle 13.43.

Peccato. Le cose non stanno così. Il Report ufficiale della Conferenza Stato Regioni della seduta di ieri parla chiaro e, nero su bianco, al punto n. 6 scrive: “Intesa sullo schema di decreto del Ministro dello sviluppo economico recante “Revoca del D.M. 25 settembre 2015 relativo alla istituzione della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale mediante accorpamento”. RINVIO”.

“Rinvio” ha un significato preciso che si traduce più o meno così: ieri nulla è stato fatto, quindi la Super Camera non è stata revocata, lo schema di decreto di revoca non è stato sottoscritto e nessuna autonomia camerale di Siracusa e Ragusa è stata salvaguardata. Ma sicuramente sarebbe interessante capire a quale autonomia camerale ragusana si riferisce il presidente, visto che la Camera di Commercio di Ragusa ha votato (in data 23 marzo 2017) di voler rimanere nell’accorpamento sancito – questo sì – dal decreto ministeriale di settembre 2015. Come ha scritto LiveSiciliaCatania la settimana scorsa, non si capisce neanche quale sia l’autonomia, visto che la Camera aretusea – l’unica ad avere il potere di chiedere di far parte, o meno, di un accorpamento camerale in base alla legge 530/1993 – non ha nessuna, ma proprio nessuna, richiesta scritta in tal senso.

Se la questione non fosse tanto seria, se non coinvolgesse le imprese di un territorio che ospita un milione e duecentomila residenti e il comparto economico forse più ricco della Sicilia, si potrebbe pensare che il governatore è un burlone. All’improvviso, nella nota, il presidente regionale si applaude da solo: “Questo risultato – dice il presidente – è il frutto del lavoro congiunto che ha fatto la Regione siciliana con il Ministero dello Sviluppo Economico e rivela l’attenzione che la la presidenza della Regione ha nei confronti del territorio di Siracusa”.

Alle 17.58, probabilmente resosi conto della gaffe, Crocetta diffonde un secondo comunicato, proprio dopo aver ricevuto il Report ufficiale della Conferenza Stato-Regioni (ore 17.52). In questa integrazione il presidente aggiunge (senza modificare di una virgola il testo precedente): “Il governo nazionale, su richiesta del sottosegretario Gentile ha rinviato la ratifica della decisione di una settimana, quando si riunirà nuovamente la Conferenza Stato – Regioni”.

A dirla tutta sembra che il rinvio della Conferenza sia stato fissato per giovedì 25 maggio, ma se anche si tenesse la prossima settimana nulla cambierebbe se non il dover prendere atto della corrispondenza tra parole e fatti che si riscontrano nelle dichiarazioni dei politici. É difficile pensare che revocare questo accorpamento non avrà effetti sulla Legge Madia e su ciò che questa legge porta al suo interno: 60 Camere di Commercio in tutta Italia da accorpare in base a criteri stabiliti tra cui un minimo di 75.000 imprese iscritte, continuità territoriale e bilanci in ordine. E guarda un po’, in tutto questo la politica non dovrebbe avere alcun ruolo. Anzi, no.

 

 


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