Nuovo centro accoglienza migranti | Il 'no' di commercianti e sindaco - Live Sicilia

Nuovo centro accoglienza migranti | Il ‘no’ di commercianti e sindaco

Ida Carmina (M5s): "Comporterebbe problemi in una città a vocazione turistica".

Porto Empedocle
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PORTO EMPEDOCLE (AGRIGENTO) – Insorgono i commercianti di Porto Empedocle contro la decisione da parte di una cooperativa di aprire in pieno centro storico un centro di accoglienza per minori migranti. A pochi passi dalla via Roma, infatti, la via principale di quella che è la Vigata dei romanzi del Commissario Montalbano di Camilleri, potrebbe sorgere un nuovo centro d’accoglienza. Dopo la lettera indirizzata al sindaco M5s della cittadina, Ida Carmina, al prefetto, al presidente della Regione Crocetta e al ministro degli Interni Minniti, i commercianti hanno avuto oggi un incontro con il primo cittadino, dicendosi pronti a consegnare le loro licenze e a chiudere le attività. “Mi hanno chiamato in causa per parlare di una cosa che io non conoscevo, in quanto il Comune in questi casi non riceve alcuna comunicazione o richiesta di autorizzazione da parte dei privati che vogliono intraprendere questa attività. Essendo un comune in dissesto, un centro di prima accoglienza per minori potrebbe portare altri problemi. Anche se i soldi vengono erogati dalla Regione, in un contesto così sofferente non si può aggiungere un altro elemento di sofferenza. Noi già non riusciamo ad essere regolari nei pagamenti dei dipendenti e degli operatori ecologici e si potrebbero creare altre tensioni se i pagamenti ritardassero”.

Dopo l’incontro con i commercianti, questo pomeriggio il sindaco Carmina incontrerà il referente della cooperativa che ha fatto richiesta alla Regione per un nuovo centro di prima accoglienza per minori, dove gli ospiti non resterebbero più di 60 giorni. “Incontrerò il referente di questa cooperativa sociale per parlare della situazione – spiega Carmina – in quanto ad oggi io non conoscevo la situazione perché l’autorizzazione viene chiesta alla Regione bypassando l’ente comunale”. Il sindaco teme stravolgimenti in una società già segnata profondamente dai problemi economici: “I commercianti già vivono un momento di difficoltà e questo fattore comporterebbe altri problemi per una città a vocazione turistica. Inserire 60 minori in un contesto del genere in un paese che mira allo sviluppo turistico, a pochi passi dal centro storico, crea una situazione abbastanza problematica. Oltre a questo si aggiunge il fatto che abbiamo pochi vigili urbani ed economicamente non possiamo aggiungere altre ore di lavoro a quelli esistenti”. 

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