Forello: "Fango su me e Addiopizzo | I miei compensi decisi dai giudici" - Live Sicilia

Forello: “Fango su me e Addiopizzo | I miei compensi decisi dai giudici”

A Roma da Grillo. La Procura valuta l'apertura di un'indagine. L'Antimafia a Nuti: "Sospenditi".

Le Amministrative di Palermo
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PALERMO – “La macchina del fango è partita e gli attacchi denigratori di questi giorni alla mia immagine, a quella del comitato Addiopizzo di cui ho fatto parte, e, in piena campagna elettorale, al Movimento cinquestelle, non sono assolutamente accettabili”. Così il candidato sindaco di Palermo, Ugo Forello, dopo la pubblicazione di una registrazione audio in cui un componente dello staff comunicazione dei pentastellati alla Camera, Andrea Cottone, parla con i deputati Riccardo Nuti, Claudia Mannino, Chiara Di Benedetto, Loredana Lupo e Giulia Di Vita che chiedono al giornalista notizie su quello che sarebbe diventato, in seguito, il candidato sindaco dei pentastellati nel capoluogo. Durante la conversazione, Cottone parla di presunte anomalie nella gestione dell’associazione antiracket Addiopizzo, di cui Forello è stato co-fondatore. Il candidato del M5s, che parla attraverso un videomessaggio, oggi è volato a Roma per un incontro con i vertici dei pentastellati: al faccia a faccia avrebbe partecipato anche Beppe Grillo.

A Palermo, intanto, la Procura sta valutando se ci siano gli estremi per l’apertura di una inchiesta su Addiopizzo in base all’audio che è stato depositato dalla difesa di Nuti, Mannino e Di Vita, indagati nell’inchiesta sulle firme false che sarebbero state presentate in occasione delle Amministrative del 2012. “Risponderemo in maniera ferma e dura, a testa alta – aggiunge Forello -. L’azione di contrasto al racket ha determinato una rivoluzione del popolo palermitano, che ha portato a decine di denunce contro la mafia. Non permetteremo a nessuno di strumentalizzare a fini politici la lotta alla mafia e il contrasto all’organizzazione criminale”.

L’avvocato, che ha vinto le comunarie per l’individuazione del candidato sindaco M5s, risponde anche nel merito alle accuse contenute nella registrazione pubblicata dalla stampa: su tutte quelle relative ai compensi per le parti civili nei processi per racket e alla gestione dei fondi del Pon Sicurezza. “In questi anni oltre 250 imprenditori sono stati accompagnati alla denuncia da parte del comitato Addiopizzo: in questi casi l’attività degli associati è stata svolta sempre a titolo gratuito, mentre le spese legali sono sempre state determinate da un giudice terzo. Io non mai deciso i miei compensi, ma sono stati decisi dai tribunali”. In merito alla vicenda dei fondi provenienti dal Pon Sicurezza e giunti in parte all’associazione antiracket, Forello sottolinea che “sia l’autorità di vigilanza che la commissione Antimafia hanno affermato la completa e corretta utilizzazione delle risorse pubbliche”. Il candidato sindaco del Movimento cinque stelle evidenzia comunque di non aver partecipato al progetto “dal punto di vista economico”, mentre chi ha avuto un ruolo “ha percepito circa mille euro al mese”.

Intanto, la Commissione Antimafia chiede a Nuti “di valutare l’opportunità politica di sospendere” la sua partecipazione, “sotto qualsiasi forma, ai lavori della Commissione”. Una decisione adottata all’unanimità dalla riunione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione di Palazzo San Macuto, in virtù dell’indagine nei confronti del deputato che nei giorni scorsi si è autosospeso dal gruppo parlamentare del Movimento cinque stelle a Montecitorio.


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