Cene, donazioni e fondi personali | La campagna elettorale è low cost - Live Sicilia

Cene, donazioni e fondi personali | La campagna elettorale è low cost

I candidati sindaco di Palermo

Dalle sottoscrizioni alla vendita di t-shirt. Così si finanziano i candidati a sindaco.

Palermo - verso le amministrative
di
4 min di lettura

PALERMO – Cene, aperitivi, donazioni di candidati consiglieri o di semplici simpatizzanti. La campagna elettorale dei candidati sindaci è fatta anche di spese per i manifesti, l’affitto delle sedi dei comitati, i luoghi in cui si svolgono gli eventi, il materiale propagandistico cartaceo da stampare e distribuire. Ma come si finanzia l’attività politica degli aspiranti sindaco del capoluogo siciliano? I modi di reperire finanziamenti sono vari: c’è chi conta sulle donazioni su conto corrente e sugli eventi di finanziamento della campagna elettorale, ma anche chi ha deciso di tagliare al massimo le spese puntando tutto sui social network o sulla presenza a convegni e incontri. Facendo un sondaggio tra i candidati sindaco il denominatore comune di questa campagna elettorale per le amministrative 2017 è sicuramente l’aspetto low cost.

Low profile, almeno dal punto di vista della promozione con manifesti e spot, la campagna elettorale del sindaco uscente Leoluca Orlando. Il suo slogan “Facciamo squadra” appare in piccoli manifesti e qualche schermo nel centro della città. Non si sono visti i grossi cartelloni utilizzati da altri candidati, e per quanto riguarda il Professore non si vedranno nemmeno, dato che dal 13 di maggio inizia il periodo in cui sono vietate le affissioni in luogo pubblico. Orlando sembra avere puntato tutto sulla sua presenza fisica a varie iniziative, tra cui il suo attuale tour delle borgate. I fondi per la campagna elettorale sono stati raccolti con un’autotassazione tra assessori e candidati al consiglio comunale, senza dunque ricorrere a eventi di finanziamento: dallo staff di Orlando precisano che tra qualche giorno tutti i dati sui fondi impiegati saranno resi pubblici su Internet.

Molto più presente con i suoi cartelloni in tutta la città il leader de “I Coraggiosi” Fabrizio Ferrandelli ha iniziato a febbraio scorso ad affiggere i manifesti con lo slogan “Solo per Palermo”, e che poi è passato a grandi sei per tre in cui annuncia la propria candidatura per la poltrona più importante di Palazzo delle Aquile. La campagna di Ferrandelli ha raccolto circa 20mila euro ed è finanziata, precisano dal suo staff, con eventi di crowdfunding, aperitivi e donazioni volontarie da parte dei cittadini che sostengono il suo programma. I contributi di Forza Italia, Cantiere Popolare e Udc, che appoggiano in questa tornata elettorale l’ex deputato regionale del Pd, sarebbero limitati alla organizzazione di singoli eventi.

Autofinanziamento anche per Ugo Forello del Movimento Cinque Stelle, presente in città con grandi cartelloni e manifesti con l’hashtag “#Cambiamotutto”. Sul suo sito ufficiale Forello ricorda che il Movimento “non usufruisce dei finanziamenti pubblici ai partiti”. Il Movimento a Palermo ha aperto un conto corrente presso Banca etica per raccogliere finanziamenti e donazioni. Secondo lo staff di Forello finora sono stati raccolti circa diecimila euro, attraverso cene e aperitivi di finanziamento e donazioni di privati cittadini.

Ismaele La Vardera, appoggiato da Noi per Salvini, Centrodestra per Palermo e Fratelli d’Italia, è l’unico candidato al momento a pubblicare sul proprio sito la cifra ottenuta attraverso donazioni: circa millecinquecento euro. “Ma quella cifra non è aggiornata – dice La Vardera – adesso siamo arrivati intorno a duemila”. La Vardera ha investito in modo massiccio in manifesti e grandi cartelloni con il suo slogan “Il sindaco dal 12 giugno”, ma precisa che, a parte qualche evento di finanziamento e la vendita di magliette, il grosso delle spese è coperto dalle sue finanze personali: “Dobbiamo distinguere: i cartelloni dei partiti, per esempio quelli di Centrodestra per Palermo, sono pagati da loro. Tutto il resto è finanziato dal candidato sindaco”.

Il candidato del Movimento Siciliani Liberi, Ciro Lomonte, cerca di limitare le spese ricorrendo all’autotassazione tra i membri del suo movimento e riducendo al minimo i manifesti. Il grosso della campagna, dice Lomonte, è finanziato personalmente, “perché il nostro movimento non ha ancora fondi adeguati, e, non essendo presenti in Regione non abbiamo accesso a fondi pubblici”. La campagna di Lomonte, il cui motto è “I palermitani siano fieri di Palermo”, si sta svolgendo con una serie di iniziative attraverso cui il candidato veste i panni di “guida turistica” della città: “Un modo per ricordare la bellezza di Palermo ai suoi abitanti” dice Lomonte.

Utilizza risorse personali anche Nadia Spallitta, candidata dei Verdi, che non ha finanziatori esterni e sta pensando all’apertura di un conto bancario per raccogliere le donazioni di privati cittadini. “Ho deciso di candidarmi a marzo – dice Spallitta – e questi mesi li ho passati organizzando la squadra e il programma, non c’è stato modo di fare delle raccolte fondi”. La campagna di Spallitta si è svolta “in economia”, e il contributo dei Verdi, che è previsto in una fase più avanzata della campagna elettorale, si è svolto finora a titolo personale, di singoli elementi e candidati al consiglio comunale.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI