CATANIA – E’ durata poco più di una settimane la tregua tra sindacati autonomi, vertici di Amt e Comune di Catania. Quella raggiunta con fatica, dopo una serie di incontri e di rassicurazioni da parte delle istituzioni alle sigle sindacali Fast Confsal e Faisa Cisal, sembra già naufragata. Le due organizzazioni sindacali autonome hanno infatti proclamato nuovamente uno sciopero di otto ore, dopo quello revocato in seguito a un incontro a Palazzo degli Elefanti, per il prossimo 29 maggiom, dalle 10 alle 18.
“Avevamo ritenuto opportuno – scrivono i due segretari, Giovanni Lo Schiavo e Aldo Moschella – revocare lo sciopero del 5 maggio 2017, volendo dare ancora una volta fiducia all’ammistrazione aomunale , nonché al nuovo CDA di Amt/Spa, con l’auspicio che potesse avvenire un sano e costruttivo confronto di merito fra le parti, e poter stabilre in maniera congiunta, il percorso da farsi, utile a fare uscire dalle sabbie mobili la Partecipata. Invece – proseguono i due – come sindacati autonomi, abbiamo avuto modo di registrare il lassismo totale e un ulteriore inadempienza contrattuale da parte dei vertici della Società”.
Il riferimento è all’ordine ammininistrativo da parte del presidente dell’Azienda metropolitana trasporti, Carlo Lungaro. “Sono state apportate delle modifiche alla macrostruttura aziendale – proseguono Lo Schiavo e Moschella – e consequenziale affidamento a mansione superiori, senza aver tenuto conto del dovuto e propredeutico esame con le forze sociali. Pertanto, venuti meno i presupposti che hanno portato alla revoca dello sciopero, le nostre segreterie, loro malgrado – concludono – si sono viste costrette a proclamare una nuova azione di sciopero.”
