GELA (CALTANISSETTA) – Spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e danneggiamento. Sono queste le accuse per cui sono finiti in manette, questa mattina a Gela (Caltanissetta), 12 persone, sette adulti e cinque minorenni. L’operazione è stata denominata ‘Praesidium’ perché gli indagati, secondo l’accusa, avevano trasformato la loro area di spaccio, nel quartiere San Giacomo, spadroneggiando e imponendo a residenti e negozianti, con il terrore, le proprie regole malavitose. A chi si ribellava bruciavano l’automobile o le porte di casa, garage, magazzini. A un abitante del rione hanno incendiato la macchina perché si era permesso di consegnare alla polizia le registrazioni della telecamera di videosorveglianza posta sul suo portone.
Le indagini, coordinate dal dirigente del commissariato, Francesco Marino, sono iniziate nel luglio del 2016 per concludersi a gennaio del 2017. I procuratori di Gela, Fernando Asaro, e del tribunale dei minori di Caltanissetta, Laura Vaccaro, hanno chiesto e ottenuto i provvedimenti restrittivi, rispettivamente dal gip Paolo Fiore, per gli adulti, e dal gip Antonina Sabatino, per i ragazzi.
Le manette sono scattate ai polsi di Giovanni Canotto, 21 anni; Carmelo Meroni, 31; Paolo Giuseppe Antonio Melilli di 33. Ai domiciliari Giuseppe Giacquinta di 46 anni e Maurizio Smorta Maurizio (già in carcere, ndr) di 21; Antonio Fusco, 61 anni e di Cozma Neculai Vlad, rumeno di 24 anni. Nell’inchiesta coinvolti anche 5 minorenni.