Oda, clima infuocato |"Presidio permanente" - Live Sicilia

Oda, clima infuocato |”Presidio permanente”

Una dura denuncia da parte dell'organizzazione sindacale. Che annuncia un presidio permanente a partire dal prossimo 29 maggio.

l'annuncio dei cobas
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CATANIA – Resta infuocata l’atmosfera all’Oda. Sull’Opera diocesana di assistenza non si sono infatti fermate le polemiche scatenate nei mesi scorsi in relazione alla gestione commissariale. Pubblichiamo di seguito la nota inviata dai Cobas che chiedono un incontro in Prefettura.

“La scrivente O.S. COBAS L.P. – Formazione, che ha sempre sostenuto le garanzie occupazionali, la correttezza ed il rispetto nei confronti dei lavoratori e degli utenti seguiti, ritiene che la situazione attuale della Fondazione O.D.A. sia diventata inaccettabile, e CHIEDE urgentissime misure di garanzia nei confronti di TUTTI i lavoratori della Fondazione. I fatti evidenziano una serie di atti giuridico-amministrativi (per garantire la vigilanza della Fondazione, che è di unica e sola competenza del Vescovo di Catania, Sua Eccellenza Mons. Gristina) che hanno prodotto la rimozione del CdA e la nomina di un Commissario Straordinario, avvenuta in data 6 marzo 2017. Di fatto ciò ha creato uno “scisma”, strumentalizzato da protagonismi e opportunismi strumentali e corporativi che non risolvono anzi aggravano la crisi dell’ODA.

Inoltre assistiamo, ad un inasprimento dei rapporti nei confronti dei lavoratori, con continue vessazioni ed umiliazioni da parte dell’Amministratore Delegato rimosso, il blocco delle attività nel settore amministrativo anche a livello strutturale, la presenza autorizzata sempre dal summenzionato A.D. di vigilantes con l’incarico di impedire l’accesso ai posti di lavoro, il controllo dei locali e del personale con atteggiamenti e frasi intimidatorie. La nostra O.S., ha sempre operato a tutela di tutti i lavoratori, senza alcuna distinzione fra sanità e formazione, dando pari dignità a tutti i dipendenti, iscritti e non iscritti, abbiamo responsabilmente rinviato (non dimenticato) in accordo con i lavoratori, vista la grave situazione, la richiesta delle mensilità arretrate, la verifica del TFR, e del regolare versamento dei contributi previdenziali, pertanto ci appaiono pretestuose ed incomprensibili le numerose diffide e messe in mora da un’altra O.S Pag 1/2 presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Catania, per il mancato pagamento entro il 10 del mese di uno stipendio riferite ad un solo ambito dell’Opera Diocesana.

DENUNCIAMO La procedura richiesta dal “nuovo presidente” nominato dal rimosso CdA, che come primo atto della sua nuova carica, deposita presso il Tribunale di Catania – Sezione Fallimentare, una richiesta di Concordato Preventivo liquidatorio (art.161 L.F.), che nei fatti farebbe rischiare il licenziamento di circa 500 lavoratori e più di 1500 utenti vedranno lesi i loro diritti all’assistenza e alla formazione. Tutto ciò è avvenuto senza alcuna informazione ne convocazione delle OO.SS.

CHIEDIAMO Un urgente tavolo Prefettizio che riteniamo ormai improcrastinabile, alla presenza di tutte le forze sociali coinvolte, che ristabilisca dignità e certezza dei diritti, che individui una stabilità nella Governance della Fondazione, sottolineando che è già avvenuta la trascrizione dei Decreti Arcivescovili al REA, ma non vediamo a tutt’oggi alcun effettivo controllo risolutivo che dia stabilità alla Fondazione. Ci sembra doveroso sottolineare le delicate attività svolte dalla Fondazione e la particolare tipologia di utenza che riteniamo necessitino della Vs attenzione. Comunichiamo con la presente nota l’indizione di un presidio permanente sotto il Palazzo della Prefettura a partire da giorno 29 c.m.,e formalizziamo richiesta ufficiale di incontro con la SV in modo da poter esporre al meglio le problematiche nella loro interezza”.


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