Comune, sul sito spuntano già i voti | La protesta: candidati danneggiati - Live Sicilia

Comune, sul sito spuntano già i voti | La protesta: candidati danneggiati

Sulla pagina ufficiale prevista per lo spoglio, Orlando in testa. Meloni: “Violata la legge”.

PALERMO – Una strana schermata, apparsa per qualche minuto sul sito del Comune di Palermo, ed è subito bufera. Sulla pagina ufficiale dedicata alle imminenti elezioni amministrative, ecco apparire voti e numeri, candidati e percentuali. Nonostante il voto sia previsto per domani.

E a far infuriare in tanti, è anche quel “risultato” assolutamente virtuale apparso sul sito: Orlando avanti a tutti col 41 per cento, più staccato Ferrandelli al 33 per cento, Forello al 15 e via via tutti gli altri.

Una gaffe. Forse legata ad alcune “prove tecniche di trasmissione”. Che casca, però, proprio nelle ore del cosiddetto “silenzio elettorale”. E così, ecco come detto le proteste, affidati in molti casi proprio al web.

“Le votazioni non sono ancora cominciate – scrive il Movimento cinque stelle di Palermo sulla propria pagina di Facebook – ma sul sito del Comune di Palermo già conoscono i risultati. Indovinate chi è per loro il più votato? Strano!”. E proteste arrivano anche dal candidato Ismaele La Vardera e dai suoi alleati: “In questo momento – scriveva nei minuti in cui è apparsa l’anomala schermata – sta accadendo una cosa stranissima nel sito del comune stanno apparendo delle strane percentuali, qualcuno ci spieghi!” Un concetto ribadito dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Fratelli d’Italia – dice – presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Minniti per denunciare un fatto scandaloso: nonostante il silenzio elettorale, sul sito ufficiale del Comune di Palermo per le amministrative sono comparsi oggi i dati di un sedicente spoglio che vedrebbe al primo posto proprio il sindaco uscente del Pd Leoluca Orlando. Siamo di fronte – aggiunge – ad una violazione gravissima della legge che danneggia pesantemente tutti gli altri candidati e che non può rimanere impunita”.


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