Torna l'effetto trascinamento |Attenzione alle nuove regole - Live Sicilia

Torna l’effetto trascinamento |Attenzione alle nuove regole

Oggi si vota in 20 Comuni della provincia etnea. Ecco cosa devono sapere gli elettori.

AMMINISTRATIVE 2017
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CATANIA – Attenzione, attenzione. È cambiato il sistema di elezione dei sindaci in Sicilia. Torna il cosiddetto effetto trascinamento. Ovvero il particolare meccanismo che fa sì che il voto espresso a favore di un candidato consigliere vada in automatico anche al candidato primo cittadino collegato se il voto a quest’ultimo non è espresso in maniera diretta. Facciano attenzione gli elettori, che potrebbero garantire in una modalità tanto involontaria quanto non gradita, candidati distanti dalla propria sensibilità politica. Una novità che non è una novità e che rientra dalla finestra grazie al voto della scorsa estate all’Ars . TUTTI I RISULTATI: AFFLUENZA E SPOGLIO

Si tratta di uno strumento controverso che non era presenta quando nel ’93 i sindaci vennero eletti per la prima volta con il suffragio diretto; aggiunto successivamente con la motivazione di garantire una maggiore omogeneità di colore tra il sindaco eletto e la maggioranza in consiglio comunale. Ma fu proprio la città di Catania a farsi interprete di uno degli effetti distorsivi più evidenti, quando cioè nel maggio 2005 ai cittadini fu consegnata una scheda lunga più di un metro. Allora Umberto Scapagnini la spuntò su Enzo Bianco già al primo turno con l’appoggio determinante dei quattro loghi afferenti al nascente Mpa di Raffaele Lombardo. Troppo alto il numero delle liste, esagerato il numero dei candidati, favoriti inoltre da una conta strategica basata più sulla quantità che la qualità, con al centro il peso delle coalizioni e dei partiti. Peccato che i partiti più grossi, ultimamente, siano sempre più mimetici sullo scacchiere elettorale.

Ma è un’altra la novità di questa tornata, un esperimento tutto siciliano che vale come contrappeso al voto di Torino dello scorso anno. Niente più ballottaggi se almeno un candidato sindaco ha raggiunto il 40% degli voti validi. Ciò accadrà soltanto nei comuni sopra i 15 mila abitanti. Nel caso contrario; i primi due arrivati si sfideranno il venticinque giugno nel più classico dei testa a testa. Per tutti gli altri comuni, la partita sarà disputata seguendo il cosiddetto maggioritario: ovvero, il candidato sindaco vincente porta a casa il 60% dei consiglieri. Sarà eletto in consiglio anche il candidato sindaco sconfitto che ha raggiunto almeno il 20% dei suffragi. Altra piccola novità, salta il sistema misto previsto fino allo scorso anno per quei comuni tra i 10 e i 15 mila abitanti, dove si votava con un proporzionale a turno unico. I quel caso il sindaco vincente era il candidato con il maggior numero di voti raccolti al primo turno.

Che altro c’è da sapere. Che le urne saranno aperte dalle ore 7 alle 23. Ai seggi bisogna presentarsi muniti di valido documento di riconoscimento e la tessera elettorale. Agli elettori verrà consegnata una scheda azzurra, il voto per consiglio comunale e sindaco è disgiunto. Le operazione di scrutinio inizieranno immediatamente.

 


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