Paternò, i neo eletti |Ecco i nuovi consiglieri - Live Sicilia

Paternò, i neo eletti |Ecco i nuovi consiglieri

I nomi dei nuovi componenti del Consiglio comunale.

Amministrative 2017
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PATERNO’ – Conclusi i festeggiamenti per l’elezione del neo sindaco Nino Naso, a Paternò è già tempo di parlare di nuovi equilibri e assetti politici. E soprattutto di come sarà il nuovo Consiglio comunale e di chi in particolare potrà dirigerlo. Dopo il mega ritardo accumulato nel corso dello spoglio, le polemiche e i problemi insorti nel conteggio e ricontrollo delle schede (terminato solo all’indomani sera), i risultati definitivi sono, finalmente, arrivati. Nella confusione, anche la prefettura etnea è dovuta intervenire chiedendo delucidazioni al Comune circa i tempi anomali impiegati per le comunicazioni dei risultati elettorali. Ed analizzando ora l’esito delle urne emerge un quadro per certi versi inaspettato, dove appare chiara la linea di discontinuità tracciata rispetto al passato. A partire dai numerosi volti inediti che faranno il loro ingresso in assise civica, mentre un paio escono invece definitamente dalle scene dopo anni di attività in Consiglio.

Si tratta infatti di 25 nuovi consiglieri, quasi tutti giovanissimi e alla prima esperienza in politica. Fatta eccezione di Ionella Rapisarda eletta nella lista civica Nino Naso sindaco, già da tempo consigliere comunale a palazzo Alessi e ora riconfermata con 439 voti. Molti i figli di ex politici del panorama paternese, fra cui Guido Condorelli il candidato che ha ottenuto in assoluto più voti, 1055, ed eletto nella lista Forza Italia a supporto del candidato Anthony Distefano. Il padre, il medico Filippo Condorelli, è un consigliere uscente nonchè militante da molti anni nelle attività politiche della città. Passaggio di testimone anche per Andrea Lo Faro, eletto nella lista ‘Presenti Sempre, Naso sindaco’, giovane laureato in economia, il cui padre, medico cardiologo, è stato consigliere e poi presidente del Consiglio comunale durante la sindacatura di Pippo Failla.

Tra i consiglieri eletti candidati con Nino Naso nella lista ‘Presenti Sempre’ c’è anche Filippo Sambataro, l’ex segretario comunale del Pd auto sospesosi poche settimane fa. Circostanza, quest’ultima, che in queste amministrative sembra aver contribuito non poco a spaccare in città l’area democratica a cui appartiene l’ex sindaco di Paternò, Mauro Mangano. Nominati nella stessa lista anche Barbara Conigliello e Luigi Gulisano.

Fra le new entry c’è anche Rosanna Lauria, vicina alla figura del vice sindaco designato Ignazio Mannino della lista Paternò On Futura, che ha ottenuto ben 528 voti. Come altrettanto significativo è stato il risultato riscosso più in generale dalla citata lista riconducibile a Sicilia Futura di Nicola D’Agostino che, seppur esponendo un logo differente, ha centrato il 10,87% di preferenze. Fra gli eletti di Paternò On Futura anche Roberto Faranda, Agata Marzola, Orazio Terranova e Alfredo Sciacca. Fra i consiglieri eletti nella lista più votata con oltre il 12%, la ‘Nino Naso sindaco’, si annoverano Salvo Tomasello, Giuseppe Gentile, Giovanni Giangreco e Francesca Chirieleison.

Un seggio da consigliere comunale scatta anche per il candidato sindaco arrivato secondo Anthony Distefano che afferma: “Contentissimo del risultato ottenuto dopo essere partiti da zero. Orgoglioso della fiducia datami dalle migliaia di paternesi che con entusiasmo hanno sposato il mio programma ed il metodo, finalmente, nuovo di fare politica. Siamo ancora più determinati nel dare il nostro contributo ad una città che deve tornare a vivere. Saremo vigili e non faremo sconti a nessuno”, conclude. Non è ancora chiaro, inoltre, in che termini si esplicherà l’invito rivolto ieri attraverso il nostro giornale agli sfidanti sconfitti dal neo sindaco Nino Naso. Ma intanto sono due le liste, l’altra è Paternò 2.0, che, delle sei totali a sostegno di Anthony Distefano, hanno superato lo sbarramento del 5%.

Con Forza Italia è stato eletto anche Giuseppe Orfanò, detto Pippo con 357 voti e Emilia Maria Serena Sinatra che ha ottenuto 614 preferenze. Per la lista invece collegata all’area dem dei deputati Luca Sammartino e Valeria Sudano scattano tre seggi: Pietro Cirino, Giuseppe Lo Presti e Patrizia Virgillito.

Niente per ora spetta invece al candidato sindaco pentastellato, Salvatore La Delfa, per quanto il M5S sia riuscito a far approdare in Assise civica ben 4 consiglieri, che sono: la diciottenne Claudia Flammia, Marco Gresta, Chiara Tomasello e Martina Ardizzone.

Ma ad incassare il risultato più amaro è stato il sindaco uscente Mauro Mangano Pd, che non ha visto eletto nessuno dei suoi rappresentanti. In ogni caso si è detto sereno, e fiero dell’impegno e del lavoro svolto negli ultimi anni di difficile amministrazione. E analizza la sconfitta: “La mia candidatura aveva lo scopo di presentare alla città il lavoro svolto in cinque anni. Era un atto di responsabilità.  Però analizzando l’esito delle urne credo che andasse oltre il giudizio negativo sul mio operato. Credo ci fosse in città anche  l’esigenza di avere un altro tipo di sindaco, che si porgesse nei confronti del cittadino sotto forma di rapporto personale. Un ruolo che io personalmente ho sempre cercato di evitare, perché secondo me non è il ruolo corretto. Un amministratore ha un altro compito, cioè quello di stimolare la creazione e il dialogo con le associazioni di categoria e non invece cercare il rapporto diretto con l’amministratore di turno. Questa non è politica, perché può degenerare nel clientelarismo. Capisco che la città evidentemente non era pronta per vivere un rapporto con un sindaco nel modo in cui interpretavo questo ruolo. Se rifacessi il sindaco, potrei anche cambiare certi aspetti, ma questo ritengo fosse il mio dovere”. Per Mangano l’elezione di Naso rappresenta un passo indietro. “Queste elezioni hanno fatto emergere una fragilità della politica paternese, e dove ci sono degli intermediari elettorali che si sono proposti scegliendo di aggregarsi in determinate liste e schieramenti allo scopo di raccogliere più voti e fare scattare seggi, senza niente che li unisse né prima e né dopo”.

Il democratico non sembrerebbe, inoltre, nutrire grandi aspettative verso il consiglio comunale che andrà presto a comporsi. “Di questo Consiglio – dice – mi incuriosisce sapere come i consiglieri comunale saranno capaci di fare opposizione. A partire dai cinque stelle e dai consiglieri che appoggiava Anthony Distefano. Avendo fatto parte del consiglio comunale per 20 anni, sono curioso. E aspetto di vedere la giunta per capire come sarà composta perché sono certo che, considerato le liste, gli interessi di certe ‘lobby’ emergeranno nei confronti del neo sindaco”. L’ex sindaco non esclude infine che le spaccature interne al suo partito abbiano influito negativamente sull’esito del suffragio. E per il futuro afferma che continuerà a fare politica. “Lo farò perché lo devo ai miei elettori e a quanti hanno riconosciuto il lavoro fatto dalla mia amministrazione. Sono perfettamente consapevole delle istanze che mi sono state proposte in questa campagna elettorale e le porterò avanti attraverso gli strumenti che la democrazia ci mette a servizio”.

 


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