Autista aggredito e vetro rotto | Colpi di casco contro un autobus - Live Sicilia

Autista aggredito e vetro rotto | Colpi di casco contro un autobus

Autobus

Nei giorni scorsi sassaiole contro il tram. Nuovo episodio di violenza contro i mezzi Amat.

PALERMO – Prima il lancio di pietre contro le vetture del tram, poi il fuoco appiccato sui binari ed oggi, l’ennesimo attacco ai danni del conducente di un autobus, con tanto di aggressione e danni al mezzo. Gli atti di vandalismo e le aggressioni nei confronti del personale dell’azienda di via Roccazzo sono in continua escalation e con l’episodio che si è verificato nella tarda mattinata di oggi diventano sempre più preoccupanti.

Nel mirino di un uomo a bordo di uno scooter è finita la vettura della linea 529 che si trovava in via Principe di Paternò, all’altezza di via Franz Liszt. In base a quanto ha raccontato il conducente alla polizia, il centauro stava per effettuare un sorpasso a destra. Avrebbe quindi preso vita una discussione animata, poi la lite. Al punto che l’uomo è salito a bordo ed ha aggredito fisicamente il dipendente dell’Amat. Poi si sarebbe tolto il casco, sferrando alcuni colpi contro un vetro, ridotto a quel punto in frantumi.

A bordo è stato il panico: i passeggeri, impauriti, hanno poi assistito alla fuga dell’aggressore, scappato a brodo dello scooter insieme ad una donna. La polizia ha avviato le indagini per rintracciarlo. Soltanto ieri, l’allarme del direttore generale dell’Amat, Gianfranco Rossi, dopo i danneggiamenti alle vetture della linea 1 del tram:

“Ormai è un bollettino di guerra. Ogni giorno siamo bersaglio di queste sassaiole. Un danno economico per l’azienda, ma soprattutto un danno alla collettività, che subisce le ricadute negative sul servizio. Chiederemo agli organi competenti più controlli per arginare questi atti di delinquenza. Di questo passo saremo costretti a valutare l’ipotesi di sospendere il servizio per garantire la sicurezza dei passeggeri”.

Basti pensare che la carrozza colpita ieri è stata costretta a rientrare in deposito, ma potrà tornare in servizio soltanto fra tre settimane, dopo gli interventi di riparazione.


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