'Regionarie', il M5s scalda i motori | In 12 tentano la riconferma all'Ars - Live Sicilia

‘Regionarie’, il M5s scalda i motori | In 12 tentano la riconferma all’Ars

Giancarlo Cancelleri

A luglio il voto su Rousseau. Il mecenate Andrea Bartoli non sarà della partita. I nomi in corsa

Verso le Regionali del 5 novembre
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PALERMO – Volti ormai noti della politica regionale, come i parlamentari Ars, ma anche tanti outsider. A quattro mesi dalle elezioni regionali il Movimento cinque stelle siciliano mette in moto la macchina per le ‘regionarie’, le primarie online dei pentastellati da cui verranno fuori gli aspiranti deputati a Palazzo dei Normanni e il candidato alla Presidenza della Regione. Il termine per la presentazione delle candidature è scaduto domenica e circolano già i primi nomi pronti a confrontarsi nel voto online sulla piattaforma Rousseau: il semaforo verde dovrebbe scattare il 4 o il 5 luglio. Dopo la prima votazione che servirà a individuare i settanta candidati a Sala d’Ercole, arriverà il secondo turno per la scelta del candidato governatore. Il ballottaggio dovrebbe svolgersi l’8 luglio, mentre l’esito verrà svelato l’indomani al Castello a Mare di Palermo nel corso di una serata a che vedrà salire sul palco Beppe Grillo e Davide Casaleggio. Tra i possibili candidati a Palazzo d’Orleans non ci sarà Andrea Bartoli, il notaio anima dell’esperienza di ‘Farm Cultural Park’ che ha riportato in vita il centro storico di Favara. Bartoli, storico amico di Grillo, era uno dei nomi più gettonati ma fonti vicine al mecenate escludono il suo impegno in queste elezioni. Il nome forte resta quello di Giancarlo Cancelleri, frontman del movimento in Sicilia e in pole position per la reinvestitura a candidato presidente della Regione dopo il terzo posto del 2012.

Tutti i candidati alle ‘regionarie’ dovranno rispettare i requisiti classici richiesti dal M5s: nessun indagato o condannato nelle liste e divieto anche per chi, negli ultimi otto anni, ha avuto esperienze di candidature in altri partiti. Condizione primaria per l’accettazione della candidatura anche l’assenza di provvedimenti disciplinari in corso o emanati negli ultimi sei mesi da parte dei vertici del movimento. Una postilla aggiuntiva rispetto alle scorse elezioni che potrebbe mettere fuori gioco diversi dissidenti destinatari nelle scorse settimane di provvedimenti. Per alcuni sarebbe arrivata una vera e propria sospensione, per altri un semplice richiamo che tuttavia precluderebbe l’accesso alle ‘regionarie’.

Scontata la riconferma in blocco dell’attuale pattuglia grillina all’Assemblea regionale con la sola esclusione di Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca, i due deputati rinviati a giudizio insieme ad altri 12 indagati nell’inchiesta sulle firme false che sarebbero state presentate per consentire la partecipazione della lista M5s alle Amministrative di Palermo del 2012. Oltre al favorito Cancelleri, in gara anche l’ex presidente della commissione Ambiente di Palazzo dei Normanni, Giampiero Trizzino, e il collega palermitano Salvatore Siragusa. In corsa anche i catanesi Angela Foti, Gianina Ciancio e Francesco Cappello, con quest’ultimo che potrebbe aspirare anche a una investitura per Palazzo d’Orleans. Ritenteranno l’ingresso a Sala d’Ercole anche la ragusana Vanessa Ferreri, il siracusano Stefano Zito e la messinese Valentina Zafarana. Per la provincia di Agrigento ci sarà il deputato di Sciacca Matteo Mangiacavallo, mentre a Trapani saranno nuovamente in pista l’alcamese Valentina Palmeri e il mazarese Sergio Tancredi. Tutti dovranno superare lo scoglio del voto online per potere essere inseriti nei listini provinciali del Movimento cinque stelle.

Le ‘regionarie’ saranno anche un modo per quantificare il peso specifico della corrente degli attivisti rimasti vicini ai deputati nazionali Loredana Lupo e Chiara Di Benedetto, supersititi della pattuglia dei cinque esponenti M5s eletti a Montecitorio alle ultime Politiche e che si riconoscevano nella leadership di Riccardo Nuti. Anche lui, come le colleghe Claudia Mannino e Giulia Di Vita, è stato rinviato a giudizio per la vicenda firme false con conseguente sospensione dal movimento, ma tanti attivisti del capoluogo continuano a guardare ai ‘nutiani’ come punto di riferimento. La rottura con la parte restante dei grillini palermitani si è celebrata con le Amministrative di due settimane fa, quando una fetta della base non ha appoggiato il candidato sindaco Ugo Forello. Si tratta di quegli attivisti rimasti fedeli allo storico meet-up ‘Il Grillo di Palermo’ e che ora guardano con interesse alla candidatura di Mauro Giulivi. Si tratta del compagno di Chiara Di Benedetto, che dovrebbe subentrare all’Ars al dimissionario Ciaccio in quest’ultimo scampolo di legislatura e che ha annunciato su Facebook la sua partecipazione alle ‘regionarie’. Su Giulivi, però, potrebbe calare la scure della sospensione viste le ripetute prese di posizione fortemente critiche nei confronti delle scelte adottate dal movimento in occasione delle Amministrative di Palermo. Giulivi fu anche escluso dalle ‘comunarie’ per un ritardo nell’accettazione del regolamento dei candidati M5s: “Mi hanno dato un preavviso di due ore e 30 minuti per firmare un documento mai letto prima”, si difese parlando di una “porcata” ai suoi danni.

A Palermo è tramontata la candidatura di Giusi Buccheri, il cui nome era circolato nei giorni scorsi come possibile outsider: l’attivista, iscritta anche lei al meet-up ‘Il Grillo di Palermo’, ha declinato l’invito a scendere in campo. In corsa ci sarebbero invece altre due iscritte allo stesso meet-up: Rossella Vilardi, vicina a Giulia Di Vita, e Cinzia Savasta. Nel capoluogo sarà lotta dura anche con diversi candidati alle recenti Amministrative che non sono riusciti a centrare l’elezione al consiglio comunale ma che intendono provare il grande salto all’Ars: tra questi ci sarebbero Toni Randazzo, Danilo Maniscalco, Francesco Vitale e Antonino Martorana. Da ambienti M5s viene esclusa la candidatura di Adriano Varrica, uno degli gli assessori designati da Forello in campagna elettorale, mentre viene dato in corsa l’attivista Renato Marchiafava. A Trapani, infine, ci sarà la candidatura di Monica Modica, animatrice di tante battaglie civili e nuora dell’antropologo Nino Buttitta, scomparso a febbraio.


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