Sinistra Comune e la sfida Regionali | Dialogo con i bersaniani e Accorinti - Live Sicilia

Sinistra Comune e la sfida Regionali | Dialogo con i bersaniani e Accorinti

L'assemblea cittadina di Sinistra Comune

Al via le consultazioni ma Sinistra italiana frena. E intanto Rifondazione lancia Ottavio Navarra

Palermo, la decisione dell'assemblea
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PALERMO – Restare nel “recinto” di Palermo, coltivando quel consenso per certi versi inaspettato del 7 per cento raggiunto alle Amministrative, o crescere e provare l’avventura alle Regionali con la nascita di una ‘cosa rossa’ a sinistra del Pd. Giorni di riflessione in Sinistra Comune, la formazione che ha eletto quattro consiglieri a Sala delle Lapidi e che nonostante il successo delle urne si lecca le ferite per la mancata conferma di Giusto Catania e Barbara Evola nella squadra di governo di Leoluca Orlando. Da un lato chi, come gli ex assessori che oggi si ritrovano accanto in Consiglio, spinge per il grande salto alle del cinque novembre, dall’altro chi giudica la sfida troppo rischiosa per una formazione ancora in embrione e che potrebbe bruciarsi in una competizione giudicata troppo grande e complessa.

Stretta tra le critiche al sindaco di Palermo “per il metodo” con cui ha dato vita alla nuova giunta e la riflessione sull’immediato futuro, la sinistra palermitana prova a capire cosa farà da grande. Il punto interrogativo ruota attorno alla capacità di mantenere in vita una realtà che ha messo insieme il variopinto mondo dei movimenti e delle associazioni, con partiti strutturati che hanno ceduto una parte della loro sovranità per una scommessa riuscita a livello cittadino ma piena di insidie su scala regionale. La linea vincente al termine di una riunione-fiume di cinque ore ai Candelai è quella di Giusto Catania, che aveva anticipato i temi dell’assemblea con un lungo post Facebook sull’ipotesi Regionali: Sinistra Comune farà partire un dialogo con altre realtà simili nascenti in giro per la Sicilia. Una via di mezzo tra chi chiede di esportare senza se e senza ma il modello oltre il recinto locale e chi, invece, preferirebbe concentrare le energie sulle vicende palermitane “per rispondere al meglio al mandato degli elettori”. In sintesi: Sinistra Comune, che tra il 20 e il 25 luglio organizzerà un evento cittadino per celebrare il risultato delle Comunali, proverà anche la strada per Palazzo d’Orleans ma non è scontato che i compagni di viaggio siano gli stessi delle Amministrative palermitane.

Tutto questo mentre un altro pezzo della sinistra ha già gettato la palla avanti creando una seconda ‘cosa rossa’ e proponendo la candidatura dell’editore trapanese Ottavio Navarra, promotore di ‘Una Marina di libri’ e con un passato in politica. Capofila di un percorso che in tanti definiscono “già avviato” è Rifondazione comunista del segretario regionale Mimmo Cosentino, che però non ha con sé una parte del partito rimasta fedele a Giusto Catania. Nella coalizione anche il movimento ‘Possibile’ di Pippo Civati e i Comunisti italiani, oltre che pezzi della Cgil rappresentati dal medico Renato Costa e da Saverio Cipriano. Tutte le componenti si ritroveranno il 15 luglio in una assemblea regionale per discutere di questa proposta e per valutare altre eventuali candidature oltre a quella maturata nel contesto palermitano. “In questi giorni valuterò se è possibile costruire un largo schieramento non di testimonianza ma in grado di competere per vincere con dignità e senza compromessi inaccettabili”, le parole di Navarra su Facebook.

Sinistra Comune, invece, tesserà la sua tela con Articolo 1-Mdp che a luglio accoglierà a Palermo Pierluigi Bersani e Roberto Speranza. Non è un caso che all’assemblea di ieri si sia palesato anche Ninni Terminelli, componente del comitato politico provinciale dei bersaniani e che ha mancato l’ingresso in Consiglio tramite la lista Palermo 2022. All’assemblea dei Candelai anche l’ex consigliere Alberto Mangano, rimasto fuori da Sala delle Lapidi dopo la candidatura nel Movimento 139. Nel resto dell’Isola il dialogo è già in corso da tempo con altre realtà simili a Sinistra Comune, da ‘Cambiamo Messina dal Basso’ del sindaco Renato Accorinti a ‘Catania Bene Comune’, e con associazioni come Legambiente. “Dobbiamo riprodurre le buone pratiche mostrate a Palermo costruendo uno spazio politico della sinistra anche a livello regionale”, è la tesi di Giusto Catania che trova sponda nelle parole del deputato nazionale di Sinistra Italiana Erasmo Palazzotto, il quale pur mettendo in guardia dai rischi dell’operazione Regionali allo stesso tempo afferma: “Non possiamo pensare di rientrare ognuno nei nostri orti e rinchiuderci nel fortino della sinistra palermitana”.

A guidare la pattuglia dei contrari al ‘grande salto’ è Fausto Melluso, uno degli animatori del circolo ‘Arci Porco Rosso’ di Ballarò, anche lui tra i candidati di Sinistra Comune alle Amministrative: “Nessuna paura del voto di novembre – è il suo pensiero – ma la partecipazione di Sinistra Comune alle Regionali rappresenta un’accelerazione che non condivido, soprattutto in un momento in cui dovremmo occuparci dei temi della città su cui abbiamo ottenuto un consenso importante da parte degli elettori”. Il timore è che l’esperimento Sinistra Comune sia troppo debole per affrontare un voto impegnativo come quello delle Regionali. “Sarebbe una sfida troppo complicata – sottolinea Mariangela Di Gangi, anche lei reduce dalle Amministrative -. C’è poco tempo per costruire una realtà credibile così come avvenuto a Palermo”.

Resta alla finestra Sinistra Italiana, guidata in Sicilia dai segretari Bianca Guzzetta e Luca Casarini. L’ex leader dei centri sociali non ha espresso contrarietà alla sfida delle Regionali ma ha messo in guardia sulle “difficoltà” dettate anche da tempi strettissimi, che costringerebbero Sinistra Comune a una corsa contro il calendario per la creazione di una coalizione e la messa a punto delle liste. “Verifichiamo l’esistenza di uno spazio politico per la sinistra alle Regionali – le parole di Casarini – e sulla base delle risultanze decideremo il da farsi”. Sulla stessa linea Guzzetta: “Nessuna preclusione verso il tema delle Regionali – spiega – ma per quanto riguarda il ruolo di Sinistra Italiana sarà la direzione regionale a decidere se e come stare dentro una ipotetica Sinistra Comune in chiave siciliana”.

IL DOCUMENTO UFFICIALE DI SINISTRA COMUNE: “AL VIA UNA FASE ESPLORATIVA”


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