Aldo Naro, la rissa e l'omicidio | Il VIDEO della folle notte - Live Sicilia

Aldo Naro, la rissa e l’omicidio | Il VIDEO della folle notte

Aldo Naro

I periti hanno studiato i fotogrammi delle telecamere della discoteca. LA RICOSTRUZIONE. LE IMMAGINI

PALERMO – I tempi e gli spostamenti dei protagonisti della folle notte del Goa sono quelli ricostruiti dai carabinieri. Anche se non è possibile identificare con certezza assoluta tutti i partecipanti alla rissa culminata nell’omicidio di Aldo Naro all’interno della discoteca. 

Sono i risultati a cui sono giunti i periti – l’ingegnere Alessio Ricci e il medico legale Gianluca Marella, docenti dell’università Tor Vergata di Roma – incaricati dal giudice per l’udienza preliminare Fernando Sestito. Il prossimo 20 settembre sarà consegnata la perizia commissionata dai difensori degli imputati.  

Francesco Troia, Massimo Barbaro (proprietario del locale) e Antonino Basile sono sotto processo in Tribunale. Vengono giudicati in abbreviato, invece, Giovanni Colombo, Pietro Covello, Daniele Cusimano, Mariano Russo, Natale Valentino, Giuseppe Micalizzi, Carlo Salvatore Lachina (accusati di rissa), Giuliano Bonura e Francesco Meschisi (accusato di favoreggiamento personale). Gli avvocati degli imputati presenteranno una consulenza di parte all’udienza del 20 settembre.

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Le immagini non sono nitide. Il locale era zeppo di telecamere. Ce n’erano quasi ovunque. Solo una parte non era visualizzata dall’occhio elettronico ed è purtroppo il privè dove il giovane neolaureato in medicina trovò la morte. Le immagini descrivono la tensione di quei momenti. In pochi istanti – poco dopo le tre del mattino – si passa dalle immagini dei ragazzi che ballano all’intervento dei buttafuori nella zona riservata, dallo sgomento quando si sparge la notizia della lite al locale che piano piano si svuota. Sul pavimento resterà il corpo del povero Aldo con i mille perché di un omicidio.

Andrea Balsano, reo confesso del delitto, buttafuori abusivo nella discoteca, è stato condannato in primo e secondo grado a dieci anni di carcere per omicidio volontario. Fu lui a sferrare il calcio mortale alla tempia del giovane neolaureato in Medicina.

L’avvocato Michele Giovinco, legale di Cusimano, sostiene che l’imputato, accusato di avere scatenato assieme ad altri la lite per la contesa di un cappello da cowboy (si trattava di una serata in maschera), in realtà si trovava al bar. E ci sono delle immagini che lo confermerebbero. Solo dopo l’intervento dei buttafuori, e cioè quando la rissa era già scoppiata, Cusimano viene immortalato mentre raggiunge il privè del locale. La perizia sembra, invece, escludere la presenza dell’imputato Valentino. Adesso la relazione dei consulenti deve essere incrociata con le dichiarazioni di chi era in duscoteca.


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