Sanità, adesso è guerra all’Ars | Stop alle nomine dei commissari - Live Sicilia

Sanità, adesso è guerra all’Ars | Stop alle nomine dei commissari

Il capogruppo Pd Anselmo al presidente della prima commissione Cascio: “Violato il regolamento”.

Palazzo dei Normanni
di
2 min di lettura

PALERMO – La lettera ha un tono formale e cordiale. Ma è una vera e propria dichiarazione di guerra. Una guerra tutta politica, dentro Palazzo dei Normanni. Al centro, le nomine dei commissari della Sanità.

La nota è del capogruppo del Partito democratico, Alice Anselmo. Ed è inviata al presidente della Commissione Affari istituzionali Totò Cascio e per conoscenza al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. Per la guida del gruppo Dem a Sala d’Ercole, ieri la prima commissione che ha dato parere favorevole alle nomine dei commissari, ha apertamente violato il regolamento. E così, quei pareri presto dovranno tornare nel cassetto. Verranno quasi certamente annullati, in attesa di una nuova convocazione.

Restano con le valigie in mano, quindi, i manager per i quali erano state disposti i trasferimenti:  Maurizio Aricò dall’Asp di Ragusa a Palermo, dove avrebbe dovuto prendere il posto, alla guida dell’ospedale Villa Sofia-Cervello, di Gervasio Venuti. Quest’ultimo doveva sostituire a sua volta Lucio Ficarra ad Agrigento. Ma al momento restano in carica e al loro posto i vecchi manager. In attesa che si completi l’iter di nomina. Uno dei passaggi obbligatori era proprio il parere della prima commissione. Che verrà, quasi certamente e già nelle prossime ore annullato. Rallentando quindi l’operatività dei nuovi incarichi. Un decreto dell’assessore alla Salute Baldo Gucciardi ha infatti concesso la “prorogatio” dei vecchi incarichi fino al 15 agosto prossimo, se non verranno prima ufficializzate le nuove nomine.

E la lettera di Anselmo è molto circostanziata. Il capogruppo Dem fa notare come la seduta della Commissione annunciata il 7 luglio scorso, che non prevedeva all’Ordine del giorno il parere sui commissari, sia stata “sostituita” da una seduta con un Ordine del giorno diverso, nel quale è stata inserita appunto la richiesta di quei pareri. Peccato che la comunicazione sia stata effettuata il 10 luglio. Ossia il giorno prima della seduta. Quando il regolamento “obbliga” a comunicare il contenuto della seduta almeno tre giorni prima. Anselmo parla così di “palese violazione delle previsioni regolamentari”. E a Live Sicilia rincara: “La politica va coniugata con la legalità, non può essere altrimenti”.

Un “caso” tecnico, che è anche politico. E quelle nomine, del resto, già nelle ore in cui a esprimersi era stata la giunta, erano finite al centro di una violentissima polemica tra i partiti. Divisi, spesso al proprio interno, e in disaccordo sui nomi, sulle conferme e sui “traslochi”.

Adesso, il nuovo colpo di scena, dicevamo. Che porterà quasi certamente all’annullamento dei pareri della prima commissione. Questo, almeno, lascia intendere la posizione assunta dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone: “Non permetterò – dice – alcuna violazione del regolamento. Nè su questa, né su altre questioni. Sarò il garante dell’Istituzione e di tutti i 90 deputati. Dobbiamo evitare, del resto – aggiunge Ardizzone – fughe in avanti, anche su altri temi”. E il riferimento è verosimilmente rivolto alla vicenda delle ex Province. Anche il “sì” al disegno di legge che reintroduce il voto diretto, adesso è in bilico. Una nuova guerra all’orizzonte.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI