In Sicilia cresce la differenziata | Ma l'umido spesso va in discarica - Live Sicilia

In Sicilia cresce la differenziata | Ma l’umido spesso va in discarica

Mancano gli impianti di compostaggio. L'inchiesta di Livesicilia nel novembre scorso. 

PALERMO – La plastica separata dal vetro, la carta dall’umido, il secco. Eppure poi in alcuni casi i rifiuti organici finiscono insieme a quella indifferenziata: altro che riciclo, mancano gli impianti. Dopo anni di tentativi andati a vuoto e investimenti sprecati la raccolta differenziata dei rifiuti, in Sicilia è aumentata, attestandosi adesso sul 21%. Ma ora mancano gli impianti di compostaggio, quelli per il trattamento della parte umida dei rifiuti. E così, come ricostruì LiveSicilia in un’inchiesta del novembre scorso (qui il link), in molti Comuni l’umido separato dagli abitanti viene ributtato nelle discariche, quindi rimescolata alla indifferenziata. La differenziata, scrive il Giornale di Sicilia, cresce. Gli ultimi dati mostrano il grafico della differenziata per la prima volta con la freccia che punta verso l’ alto. Secondo l’ Ufficio Speciale diretto da Salvatore Cocina, in Sicilia è passata dal 12,8% del 2015 al 21%. E il trend di crescita registrato recentemente è pari all’ 1,5% mensile. Dunque si può sperare – segnala Cocina in una relazione inviata all’ assessore ai Rifiuti, Vania Contrafatto – di avvicinarsi al 40% auspicato dai piani regionali per fine 2018. Ma dietro questo dato si nasconde un bluff.

Lo stesso Cocina nella sua relazione scrive che in almeno 50 Comuni, soprattutto nella Sicilia orientale, l’ immondizia separata in casa dagli abitanti viene poi confusa con l’indifferenziata al momento di essere smaltita. Il problema riguarda l’organico. “A fronte della notevole crescita della differenziata, inaspettata per molti operatori ma prevedibile visto le misure messe in campo, non è corrisposta la crescita della ca pacità di trattamento”. In pratica, la parte umida dei rifiuti, una volta separata dai cittadini e raccolta dagli addetti, andrebbe poi trattata negli impianti di compostaggio. Ma questi impianti in Sicilia sono pochi malgrado gli investimenti pubblici per crearne 47. “E dunque – scrive ancora Cocina – la frazione organica che non può trovare recapito negli appositi impianti o viene smaltita nelle discariche o viene riunita nell’ indifferenziata e sempre inviata in discarica o non viene neppure raccolta separatamente. Gli sforzi fatti vengono così vanificati”. Cocina rivela che ciò accade per esempio a Ragusa, Belpasso, Misterbianco, Vittoria, in molti centri del Siracusano, Montalbano Elicona, Randazzo. Sulla mancanza di impianti di compostaggio, l’assessore Vania Contrafatto ha aperto un’indagine interna. 

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