Crocetta e primarie, frenata Pd | “Prima lavoriamo per la coalizione” - Live Sicilia

Crocetta e primarie, frenata Pd | “Prima lavoriamo per la coalizione”

La segreteria regionale riunita per quattro ore. Raciti: "Nei prossimi giorni incontrerò le forze politiche interessate".

Verso le Regionali
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PALERMO – Il Pd non accelera. Anzi, per il momento sta fermo. Dopo oltre quattro ore di riunione, la segreteria regionale ha scelto frasi e concetti, per commentare l’esito del vertice, buoni solo a raffreddare gli animi. Ma ancora, c’è molto da fare. Anche se da oggi, filtra da ambienti Dem, potrebbero essere avviati una serie di passi che potrebbero portare al nome del prossimo candidato entro la fine della prossima settimana. Già martedì sono previste le riunioni con i partiti che potrebbero partecipare al progetto.

La segreteria regionale del PD – si legge in una nota assai diplomatica – ha confermato al segretario regionale Fausto Raciti il mandato per lavorare, in vista delle prossime elezioni regionali di novembre,  alla costruzione di una “alleanza larga, che vada dalla sinistra ai centristi”. Insieme con i componenti della segreteria regionale, alla riunione hanno partecipato il presidente dell’Assemblea regionale del PD Giuseppe Bruno, gli assessori Antonello Cracolici e Baldo Gucciardi, il vicepresidente dell’Ars Giuseppe Lupo, il responsabile regionale dell’Organizzazione del partito Antonio Rubino e rappresentanti delle aree del partito.

“È stato un confronto utile e sereno – commenta Raciti – il partito ha dimostrato di essere più unito di quanto a volte possa apparire dall’esterno, e ringrazio tutti quelli che sono intervenuti stamattina per avere espresso posizioni utili a costruire una vittoria elettorale”.

A proposito dell’ipotesi di indire le primarie per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione, Raciti ha detto: “dobbiamo intanto lavorare per costruire una coalizione larga. Incontrerò nei prossimi giorni tutte le forze politiche che si sono dimostrate interessate a discutere con noi. Ogni scelta verrà presa alla luce di questo confronto. Crediamo che la nostra forza si misurerà intanto sulla capacità di aggregare energie attorno ad un progetto di cambiamento, come abbiamo detto in queste settimane”.

Il problema è che, oggi, non è ancora così chiaro quali siano le forze pronte a far parte di questa “coalizione”. Ancora dubbio è, ad esempio, il posizionamento dei moderati, soprattutto quelli di Alfano, sospesi tra il ritorno nel centrodestra e la prosecuzione delle alleanze romane e palermitane.

Di sicuro c’è che, al momento, sembra non abbiano fatto molto effetto le accelerazioni del governatore Crocetta. La richiesta di primarie, ribadita oggi da uno dei presentii, cioè il senatore Beppe Lumia, infatti, è stata gelidamente accantonata, in attesa appunto di chiarire i contorni delle forze alleate. Il Pd si sforzerà di tenere dentro la coalizione proprio i moderati, ma tutto passerà anche dal nome scelto dai Dem. Un nome che potrebbe esserci già, ma dopo l’esperienza Grasso, le bocche sono cucite. Il candidato Pd potrebb saltare fuori già entro la settimana. Intanto, il partito si sposta ad Agrigento, alla convention animata dal vicecapogruppo Giovanni Panepinto e voluta da un’ampia fetta del partito. E non è escluso che alla fine il Pd punti a un candidato non chiaramente espressione del partito. Il “papa straniero”, insomma. Che potrebbe mettere tutti d’accordo.


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