Sos siccità in 11 regioni | C'è anche la Sicilia - Live Sicilia

Sos siccità in 11 regioni | C’è anche la Sicilia

"Siamo davanti a una delle situazioni più severe degli ultimi anni", ha detto il ministro Martina.

L'EMERGENZA
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ROMA – Sos siccità da Nord a Sud, lungo la Penisola. Al momento sono 11, ha annunciato a Montecitorio il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, le Regioni che si apprestano a richiedere lo stato di calamità a seguito delle eccezionali avversità atmosferiche (Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Marche, Lazio, Molise, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e Provincia autonoma di Trento), con piogge assenti da mesi e terreni agricoli a secco.

Danni all’agricoltura e alla green economy, e Roma in affanno “punta” da Le Monde sulla gestione idrica: “La crisi dell’acqua a Roma rivela una rete di distribuzione idrica vecchia”, sottolinea il quotidiano d’oltralpe. Davanti a campi e uliveti siccitosi “siamo pronti a rispondere con tempestività, assicurando l’attivazione degli strumenti del Fondo di solidarietà nazionale”, ha detto il ministro Martina. Il Fondo attiva la sospensione dei mutui e il pagamento dei contributi assistenziali e previdenziali a carico delle imprese agricole danneggiate.

“Siamo davanti a una delle situazioni più severe degli ultimi 10 anni – ha detto Martina -. Col decreto Mezzogiorno abbiamo esteso l’operatività del Fondo di solidarietà anche alle aziende colpite che avrebbero potuto sottoscrivere assicurazioni ma non l’hanno fatto, proprio tenendo conto dell’eccezionalità del fenomeno siccitoso”. In audizione alla Commissione Ambiente della Camera, il ministro ha illustrato il mix di interventi per fronteggiare l’impatto della scarsità d’acqua su diverse attività economiche. Sul piatto, 700 milioni di euro di anticipi Pac che vanno alle imprese, mentre per le infrastrutture sono in arrivo 700 milioni per opere irrigue, grazie ad un accordo in via di perfezionamento con la Commissione Ue. Gli investimenti in irrigazione di precisione possono accedere ai benefici previsti dal piano Industria 4.0 e dai finanziamenti legati ai Programmi di sviluppo (Psr) regionali. “Tutte le forme di contributo – ha sottolineato Martina – sono finalizzate alla riduzione delle emissioni di gas serra, enfatizzando la corretta gestione degli allevamenti”.

Per Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, “dal comparto agricolo, che assorbe più della metà dei consumi idrici, può arrivare un importante contributo ad una gestione attenta dell’acqua, dando priorità alla ricerca e favorendo usi sostenibili”. Intanto, secondo una stima Coldiretti, “salgono a oltre 2 miliardi di euro le perdite provocate alle coltivazioni”. E per la vendemmia, in Toscana è atteso un calo del 20%-30% su tutte le denominazioni, ha detto il direttore del consorzio Chianti Marco Alessandro Bani, assicurando però che “la qualità sarà sempre all’altezza”. (ANSA).


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