Abusi su minori, Udi: |"Pronte a costituirci parte civile" - Live Sicilia

Abusi su minori, Udi: |”Pronte a costituirci parte civile”

L'Unione Donne Italiane commenta gli scenari svelati dall'operazione "12 apostoli".

LA NOTA DELL'ASSOCIAZIONE
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CATANIA – Abusi su minori: l’Udi si costituirà parte civile in caso di processo. Si indaga su una comunità laica di Aci Bonaccorsi (CT) che, avrebbe consentito violenze sessuali su ragazzine tra i 13 e 15 anni in complicità con diversi/e. Per la prima volta la procura ha ottenuto il riconoscimento da parte del Gip del reato di associazione per delinquere finalizzata alla consumazione di reati sessuali. Alla associazione aderiscono circa 5.000 persone che non si sono accorte di nulla. Il silenzio del gruppo, del paese, delle famiglie ha prodotto l’omertà pagata dalle giovani donne. Oggi non accusiamo le singole persone, attendiamo doverosamente gli esiti giudiziari, ma sicuramente qualcuno non ha ritenuto suo dovere fermare questa terribile violenza, qualcuno ancora crede di potersi tirare fuori da una battaglia civile che deve riguardare tutte/i.

La sofferenza delle donne non è una ferita aperta e inaccettabile per la società se sono possibili omertà e complicità così diffuse. Noi siamo tenute ad attendere gli esiti delle indagini ma sapremo tenere a mente la storia atroce delle madri che consegnano le figlie al santone, delle ragazze “turnate” per coprire i bisogni dell’uomo “lavarlo, vestirlo, pulire la sua abitazione e soddisfare anche le sue richieste sessuali, talvolta anche in gruppo”

Ragazze costrette a sottoscrivere, a scopo precauzionale, lettere d’amore per Pietro Capuana in cui dichiarano di essere “consenzienti”. Questa violenza offende la cultura delle donne e le nostre conquiste. Questa triste storia perpetua le violenze e l’idea di una possibile impunità. Ci addolora la possibile subalternità e complicità delle tre donne agli arresti domiciliari: la prima e più decisa diga alle violenze e alle inciviltà della violenza sessista sono le donne, se non si alza forte e decisa la nostra voce non si può ipotizzare nessun tipo di progresso sociale. Tutte le volte che un uomo lede la libertà di una donna perpetua l’atavica cultura che genera la violenza sessuale, tutte le volte che una donna si sottrae al dovere dell’appartenenza di genere fa arretrare le battaglie di tutte. Per queste ragioni ci dichiariamo sin d’ora disponibili a costituirci parte civile nel processo che potrà scaturire dall’indagine in corso.


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