Il Giornale di Sicilia |venduto a Gazzetta del Sud - Live Sicilia

Il Giornale di Sicilia |venduto a Gazzetta del Sud

Ardizzone cede le quote di maggioranza ma resta direttore.

PALERMO – Passa di mano il Giornale di Sicilia. Il quotidiano di via Lincoln apre un nuovo corso targato Messina. Antonio Ardizzone, si legge oggi in una nota sulla prima pagina del giornale, ha venduto le quote di maggioranza alla società editrice della Gazzetta del Sud, quotidiano messinese con un’ampia diffusione anche in Calabria. La Ses – Società Editrice Sud Sp diventa quindi azionista di riferimento del quotidiano (e delle altre testate del gruppo). Si chiude con questa cessione una pagina lunga 157 anni che hanno visto alla guida del quotidiano di via Lincoln la famiglia Ardizzone. Ma Antonio Ardizzone resterà con un ruolo di primo piano in azienda, sarà cooptato nel cda e resterà direttore.

Giornale di Sicilia e Gazzetta del Sud erano già da qualche tempo partner sul fronte della raccolta pubblicitaria. E già si parla di implementare la “proficua collaborazione” tra le due testate. Che sono alle prese con vendite in netto calo. Un quadro che negli ultimi anni ha portato al Giornale di Sicilia la cassa integrazione per i giornalisti e tagli sul personale non giornalistico.

Il gruppo della Gazzetta del Sud fa capo alla Fondazione Bonino Pulejo di Messina, che detiene il 51 per cento della società. Ovviamente riservate le cifre dell’affare. Indiscrezioni non confermate parlano di cifre comprese tra i quindici e i venti milioni. Nell’acquisizione rientrano anche Tgs e Rgs e secondo indiscrezioni anche l’immobile di via Lincoln. Quel che è certo è che l’operazione dà vita a un polo che tra carta stampata, web, radio e tv assume una consistenza notevolissima. Dentro al gruppo Gazzetta del Sud (che dispone di una cospicua liquidità), infatti, oltre al quotidiano ci sono anche Rtp – Radio Televisione Peloritana, Antenna dello Stretto. E soprattutto due centri stampa a Messina e Rende. Su cui a questo punto dovrebbe spostarsi la stampa del Giornale di Sicilia, che al momento è appannaggio del gruppo Ciancio.

Resterà poi da capire in cosa si concretizzerà la “proficua collaborazione” tra le due testate. Vista anche la contrazione delle entrate e il processo di tagli dei costi in corso da anni, potrebbero prospettarsi scenari di forme di fusione, magari analoghe a quelle realizzate dai quotidiani del gruppo Riffeser Monti. Scenari oggi certo prematuri, su cui però si interroga il corpo redazionale di via Lincoln che oggi pomeriggio si riunirà in assemblea (ieri è toccato ai colleghi della Gazzetta del Sud).

“Nessuna fusione per quanto riguarda le testate che continueranno a rimanere distinte” e si andrà anche verso un potenziamento del gruppo, ha detto oggi il vicedirettore responsabile del Giornale di Sicilia, Marco Romano, nel corso del notiziario di Tgs delle 13.50. “Nessuna fusione tra le testate – ha precisato Romano -: resteranno distinti i quotidiani, le emittenti radiofoniche, le emittenti televisive e i siti web. Essenzialmente con l’acquisizione della società si creano le basi per potere agire in maniera sinergica in quelle che sono le scelte amministrative e gestionali, distinte dalle scelte, ad esempio, dei contenuti”.


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