Il disgelo Berlusconi-Alfano | Due esiti dopo una telefonata - Live Sicilia

Il disgelo Berlusconi-Alfano | Due esiti dopo una telefonata

Le cronache del vertice di Arcore per le elezioni siciliane raccontano scenari diversi.

Verso le Regionali
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PALERMO – L’unica cosa certa è l’incontro di Villa San Martino. L’esito del faccia a faccia Berlusconi-Miccichè, che avrebbe dovuto diradare le nebbie nel campo del centrodestra in ottica Regionali, si tinge di giallo. Le cronache del giorno dopo, infatti, narrano di una telefonata di disgelo tra l’ex premier e Angelino Alfano sotto la regia del commissario di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè: l’obiettivo era quello di recuperare il pacchetto di voti centristi in mano agli alfaniani di Sicilia, diventati improvvisamente appetibili, ma le conclusioni tratte al termine della chiacchierata tra i due ex amici non coincidono.

Lo scenario, non certo per colpa dei media, resta fluido e senza un percorso definito. E così sono in sospeso l’eventuale appoggio a Nello Musumeci, già in campo da mesi, o la scelta di un nome nuovo da proporre agli alleati di centrodestra, attuali o futuri. Sul campo, a fine giornata, restano soltanto il contatto Berlusconi-Alfano e il via libera sostanziale alla lista dei “siciliani indignati”, ispirata dall’avvocato amministrativista Gaetano Armao, presente ieri alla colazione di lavoro di Arcore con l’ex premier e Miccichè.

Il Corriere della Sera racconta l’atmosfera ad Arcore subito dopo l’incontro: “Sembrerebbe si sia trovato un accordo, eppure il dado non è ancora tratto”. Secondo questa ricostruzione sarebbe superato anche l’eventuale veto di Giorgia Meloni, leader di Fdi, sugli alfaniani. Berlusconi avrebbe ricevuto “rassicurazioni” sulla possibilità di una intesa strettamente locale. Lo scenario, però, cambia radicalmente sulle pagine di Repubblica: “Alfano-Forza-Italia, non c’è l’accordo”, titola il quotidiano secondo cui “l’ultimo tentativo di riannodare i fili” tra Berlusconi e Alfano “si infrange al telefono”. La telefonata fra i due, infatti, avrebbe ratificato “la rottura” e il nodo rimasto irrisolto sarebbe la presenza di Fratelli d’Italia e di Matteo Salvini nella coalizione: “Non possiamo avere nulla a che fare con loro – sono le parole di Alfano – che non perdono occasione di insultarci”.


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