Ville, ristoranti e una barberia | Gli affari con i soldi della droga - Live Sicilia

Ville, ristoranti e una barberia | Gli affari con i soldi della droga

Indagine della Polizia Tributaria sui beni di Calogero Rizzuto.

PALERMO – Una mega villa con piscina, un ristorante di lusso in provincia di Milano e una nota sala da barba a Roma. Ecco come Calogero Rizzuto, 65 anni, avrebbe investito i soldi dei traffici di droga.

Palermitano, 65 anni, nel gennaio scorso la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro lo piazzava al centro degli affari gestiti dalle cosche calabresi. Chili e chili di cocaina comprati dai narcos colombiani e importati in Italia dentro le cassette della frutta. Dalla Calabria, dove la ‘ndrangheta domina il mercato degli stupefacenti, la polvere bianca veniva smistata in mezza Italia. Un canale era stato attivato con i palermitani. In particolare, con Rizzuto che già in passato, nel 2005, era stato arrestato per droga assieme a personaggi legati alla famiglia mafiosa Adelfio di Villagrazia.

Dopo il blitz di gennaio è toccato ai finanzieri del Gico della polizia tributaria di Palermo avviare le indagini patrimoniali. È venuta fuori la sperequazione fra il tenore di vita di Rizzuto e dei dei suoi familiari, gli investimenti economici e i redditi dichiarati. Da qui il sequestro disposto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, presieduta da Raffaele Malizia.

Sotto sequestro finiscono beni e attività commerciali fra Palermo, Roma e Rho per un valore stimato in due milioni di euro.

 

 


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