Giambrone boccia Raciti | "Non c'è possibilità di 'campo largo'" - Live Sicilia

Giambrone boccia Raciti | “Non c’è possibilità di ‘campo largo'”

Il braccio destro di Leoluca Orlando frena il segretario regionale del Pd. La replica di Rubino.

VERSO LE REGIONALI
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PALERMO – “Leggo le recenti dichiarazioni di Fausto Raciti che – in vista delle elezioni regionali di novembre – fa riferimento alla esperienza politica e al recente risultato elettorale a Palermo; è noto che quella di Palermo è stata una proposta programmatica chiara, caratterizzata da ‘civismo politico’ realizzato con un protagonismo largo e plurale, che ha riportato un ampio successo politico ed elettorale”. Lo dice l’ex senatore Fabio Giambrone, coordinatore delle liste civiche a sostegno di Leoluca Orlando alle ultime elezioni comunali di giugno.

“Credo sia anche opportuno ricordare che a Palermo il ‘campo largo’ rappresentato dalle liste a sostegno di Leoluca Orlando è stato costruito in alternativa all’intero schieramento riunito intorno a Forza Italia e al Movimento 5 stelle. In questo senso, – conclude – guardando alle prossime elezioni regionali, è evidente che lo stesso ‘campo largo’ non possa non essere in chiara e credibile discontinuità, programmatica e di comportamenti, rispetto ai disastri e alla irresponsabilità che la Regione ha prodotto in questi anni a danno dei siciliani e delle siciliane”.

“La proposta del segretario regionale del Pd intende gettare le basi per l’aggregazione di quel ‘campo largo’ che si è rivelato vincente a Palermo, grazie anche al senso di responsabilità delle forze politiche a cominciare dal Pd”. Così il responsabile organizzazione dem, Antonio Rubino, ha commentato le dichiarazioni del segretario Fausto Raciti. “La dicotomia ‘civico vs politico’ sembra più un gioco di mezz’estate che la reale risposta alle esigenze della Sicilia – aggiunge Rubino – L’unità delle forze progressiste e moderate della Sicilia è l’obiettivo al quale stiamo lavorando in questi giorni, con umiltà e determinazione, per evitare di consegnare la Sicilia ai populismi o al triste passato incarnato dalla destra. Auspichiamo che tutti abbiano lo stesso approccio, come da tutti noi in occasione delle amministrative di Palermo, sapendo che anche la scelta su chi dovrà guidare questo percorso sarà frutto di discussione e condivisione senza modelli preconfezionati”.


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