Allarme terrorismo a Palermo | "Più agenti in strada? Non ci risulta" - Live Sicilia

Allarme terrorismo a Palermo | “Più agenti in strada? Non ci risulta”

Barriere in via Maqueda a Palermo

Intervento duro della segreteria provinciale di Ugl-LeS.

LA NOTA POLEMICA
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2 min di lettura

“I recenti attacchi terroristici verificatisi appena al di fuori dei nostri confini nazionali ed il crescente allarme sociale destato dai continui episodi di microcriminalità e criminalità organizzata impongono una seria riflessione sull’impiego degli uomini e delle donne della Polizia di Stato anche sul territorio palermitano.”

Pasquale Guaglianone, segretario generale provinciale Ugl-LeS

A dichiaralo è Pasquale Guaglianone, segretario generale provinciale di Palermo del Ugl-LeS: “ In questi giorni si sta provvedendo al posizionamento di barriere di cemento che dovrebbero impedire il transito di mezzi pesanti. Di contro, apprendiamo dalle testate giornalistiche di una non meglio specificata implementazione di un maggior controllo da parte del personale delle Forze dell’Ordine impegnato per la sorveglianza sul territorio. In considerazione del fatto che negli ultimi tempi il numero degli equipaggi delle Volanti è drasticamente diminuito, che l’età media dei poliziotti si è notevolmente innalzata e che non risulta alcun rafforzamento degli Uffici e dei Reparti deputati al controllo del territorio ed alle attività di prevenzione, ci si chiede in che modo sia stato implementato il controllo della nostra città, sembrando piuttosto, più che una reale risposta, uno slogan pubblicitario del genere ‘più sicurezza per tutti’ rivolto solo alla stampa e ben lontano dalla realtà territoriale”.

Guaglianone propone una lettura critica delle forse in campo: “Si ritiene opportuno rivedere l’impiego del personale della Questura e dei commissariati sezionali e distaccati senza distoglierlo in funzioni diverse dal controllo del territorio fra le quali, si fa notare, ci sono le notifiche di atti o il continuo utilizzo di poliziotti per effettuare le scarcerazioni dei detenuti, le traduzioni degli stessi in udienza, o presso luoghi di cura (quando per tale scopo esiste il corpo della polizia penitenziaria!) o finanche l’impiego del personale della polizia di stato per effettuare vigilanze fisse”.

Guaglianone infine auspica: “Una rivisitazione dei compiti assegnati alla polizia di stato, fatta in maniera seria ed attenta, magari dando voce a chi giornalmente assolve a tali mansioni, produrrebbe certamente un notevole risparmio di risorse sia in termini economici che di personale, consentendo altresì di affrontare con maggiore incisività le nuove sfide legate alla sicurezza e garantendo, al contempo, maggiore serenità ai cittadini palermitani ed ai visitatori della nostra splendida città”.


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