Il costruttore e il medico-boss | Quel villino scampato al sequestro - Live Sicilia

Il costruttore e il medico-boss | Quel villino scampato al sequestro

Il Palazzo di giustizia di Palermo

Giacono Vaccaro è stato il braccio operativo del capomafia di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro.

PALERMO-MAFIA
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PALERMO – I beni gli erano stati sequestrati e confiscati fra il 2004 e il 2007. Non tutti, però. All’appello mancavano un villino e un terreno a Campofelice di Roccella e un altro terreno a Palermo.

E così una nuova misura patrimoniale colpisce Giuseppe Vaccaro, 62 anni, costruttore già condannato per mafia. Tra il 1999 e il 2001 il suo telefono finì sotto controllo ed emersero i contatti costanti con Giuseppe Guttadauro, il medico e capomafia di Brancaccio.

Vaccaro era diventato il braccio operativo del boss che si aggiudicava le commesse con la forza dell’intimidazione e poi si affidava alle maestranze delle imprese di Vaccaro. Nessun dubbio che si trattasse di imprese mafiose e arrivò prima il sequestro e poi la confisca.

La Procura ha affidato ai finanzieri della Tributaria il compito di proseguire le indagini patrimoniali. In particolare, gli investigatori si sono concentranti sull’immobile di contrada Piana Calzata, a Campofelice di Roccella, acquistato nel 2001 per 130 mila euro, e sui due terreni costati poco meno di venticinque mila euro.

Secondo il collegio presieduto da Raffaele Malizia, si tratta di acquisti che “non trovano copertura finanziaria e giustificazione lecita, essendo avvenute in annate in cui le uscite erano superiori alle entrate”. Da qui il sequestro dei beni.

 


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