Gli alfaniani vogliono primarie |Un altro nodo per il Pd - Live Sicilia

Gli alfaniani vogliono primarie |Un altro nodo per il Pd

Giovanni La Via

Ap non ha ancora sciolto il nodo.

PALERMO –  Mentre il centrodestra si ricompatta, nel centrosinistra la situazione resta ancora fluida. E continua il silenzio degli alfaniani, che dopo la discesa in campo di Fabrizio Micari non hanno proferito parola sulla sua candidatura, a differenza dei “cugini” centristi di Casini e D’Alia.
“Area Popolare  e i suoi dirigenti siciliani, insieme ad Angelino Alfano, non si sono ancora espressi sulla candidatura alla presidenza della Regione Siciliana”, dice la senatrice del Ap, Simona Vicari. “Con Alfano – ha detto Vicari – troveremo la migliore soluzione possibile, per la Sicilia, mantenendo la nostra unità”.
La sfida del partito centrista, infatti, è proprio mantenere l’unità. Pezzi importanti di Ap, infatti, guadano al centrodestra, per niente convinti della candidatura del rettore, che peraltro non ha nemmeno portato in dote la sinistra che Leoluca Orlando avrebbe dovuto assicurare alla coalizione.
Diversa probabilmente sarebbe stata la situazione tra gli alfaniani se Ap avesse espresso il candidato. Al momento l’interlocuzione col Pd gira attorno a  un “ticket” con un vice espressione dei moderati, il nome più papabile è quello di Giovanni La Via. Ma anche questo potrebbe non bastare. Tanto che lo stesso La Via oggi all’Italpress parla di primarie: “Le primarie potrebbero essere l’unica strada per fare uscire il centrosinistra dall’impasse”, dice l’eurodeputato.
Intanto, il Pd deve ancora risolvere il problema Crocetta. Il renziano Davide Faraone chiede al governatore di farsi da parte, Fausto Raciti continua il lavoro di mediazione, il presidente, secondo una ricostruzione de La Sicilia, avrebbe addirittura lanciato la proposta di candidare Baldo Gucciardi, suo assessore. Il caos resta e con esso le perplessità solo sussurrate sulla candidatura di Micari, voluta da Orlando e Renzi, che sconta un deficit di notorietà. Ma che viene difesa a spada tratta dai suoi big sponsor politici e probabilmente resterà in campo.


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