Gettonopoli ad Acireale |Il Gip: "Inchiesta archiviata" - Live Sicilia

Gettonopoli ad Acireale |Il Gip: “Inchiesta archiviata”

Il caso era stato sollevato dal Movimento 5 Stelle. Soddisfatti i difensori dei consiglieri.

ACIREALE- Inchiesta archiviata per i consiglieri comunali di Acireale investiti dallo scandalo Gettonopoli sollevato dal Movimento 5 Stelle. Il Presidente dell’Ufficio Gip Nunzio Sarpietro, nel decreto di archiviazione, spiega passo per passo l’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica che al termine delle indagini preliminari aveva già chiesto l’archiviazione del procedimento in quanto riteneva non vi fossero “elementi di rilevanza penale alle condotte dei consiglieri coinvolti”. L’unico passo fatto dal pm era stato quello di inviare un’apposita comunicazione alla Corte dei Conti per verificare “la correttezza amministrativa e contabile degli indagati”.

La richiesta di archiviazione non è stata accolta in prima battuta dal Gip Nunzio Sarpietro che ha fissato l’udienza camerale per ascoltare i consiglieri comunali coinvolti e accusati di peculato. “In esito ad un approfondito esame degli atti processuali si può affermare – scrive il Presidente – che il delitto di peculato non può essere ipotizzato, poiché manca il requisito del possessore del denaro della Pubblica Amministrazione”. Sarpietro argomenta che l’unico reato che si poteva ipotizzare è quello di “abuso d’ufficio”. Ma dall’esame degli elementi investigativi raccolti non sono ravvisabili profili penali.

In particolare Sarpietro ha analizzato i casi delle sedute riguardanti la Quinta Commissione,  che a parere del giudice avrebbero “destato maggiore sospetto”. Nel mirino della magistratura le sedute itineranti dedicate ai presepi, alla visita in una struttura agrituristica con degustazioni, alla tombola di beneficenza. “Attività itineranti veramente singolari – scrive il presidente dell’ufficio Gip – tuttavia, le materie di competenza della Quinta Commissione, così come descritto nel regolamento comunale, lasciano spazio alla possibilità che qualche seduta possa essere anche dedicata ad una verifica sul campo di quello che accade in città. E sotto questo profilo le anzidette sedute itineranti con le varie degustazioni – scrive il giudice – e con la verifica di come si svolge il Carnevale di Acireale possono essere in qualche misura considerate come legittime, sia pure ai limiti del consentito, senza che sia possibile ritenerle come sintomatologiche di illeceità e di violazioni di norme cogenti”.

Sarpietro poi ha passato in rassegna le sedute “dedicate esclusivamente all’approvazione dei verbali”. Una circostanza che fa “sorgere sospetti di illiceità (per lucrare il gettone di presenza) nelle condotte, ma trattandosi di poche sedute – scrive il giudice – si può ritenere il fatto di poco rilievo”.

Nelle conclusioni il presidente Sarpietro non manca di bacchettare i politici acesi. “Si può senz’altro affermare che diversi consiglieri comunali si premuravano a partecipare a quante più sedute possibili al fine di procurarsi un adeguato peculio mensile. Tale comportamento fa sorgere il sospetto che per raggiungere un adeguato numero di sedute utili ai fini dei gettoni di presenza non si andasse troppo per il sottile. Però tali elementi di sospetto possono indurre a legittimi giudizi negativi di carattere etico in merito a come viene gestita la cosa pubblica, ma non a giudizio di responsabilità penale”.

Il Gip ha disposto l’archiviazione del procedimento per tutti gli indagati, che sono Antonino Sorace, Mariella Bonanno, Riccardo Gabriele Castro, Gaetano Di Mauro, Luciano Scalia, Salvatore Seminara, Lorenzo Leotta, Valentina Pulvirenti,Giuseppe Vasta, Francesca Messina, Adriana Finocchairo, Antonello D’Agostino, Andrea Quattrocchi, Antonio Pio Sebastiano Castro, Stefano Pennisi, Giuseppe Musmeci, Filippo Raimondo, Giuseppe Pio Antonello Ferlito, Maria Teresa Privitera, Orazio Fazzio, Camilla Crasso.

Soddisfatti i componenti del collegio difensivo composto dagli avvocati Luca Blasi, Angelo Casto, Piero Continella, Enzo Di Mauro, Giuseppe Lo Faro, Micaela Menzella, Fabrizio Seminara, Sergio Seminara, Fabrizio Siracusano, Giampiero Torrisi e Nino Garozzo. “Soddisfatto per la decisione del presidente Sarpietro – commenta l’avvocato Blasi – che dopo un’analisi approfondita delle condotte addebitate ha accolto le tesi del collegio di difesa disponendo l’archiviazione per tutti gli indagati. Ritengo che questa decisione ridia – conclude il legale – serenità ai consiglieri comunali che potranno continuare a svolgere il proprio mandato consapevoli della correttezza del loro lavoro”. Esprime la propria soddisfazione per la decisione del Gip anche il legale Giuseppe Lo Faro, difensore di fiducia del consigliere Salvo Seminara. “L’ordinanza di archiviazione del Gip, pronunciata in esito ad approfondita e meticolosa analisi della specie – spiega l’avvocato Lo Faro – esclude qualsivoglia profilo di illiceità e illegittimità nella condotta dei consiglieri comunali. Una pronuncia che non può che soddisfarci”.

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