Crocetta scelse un suo fedelissimo| Ircac, il presidente è già in bilico - Live Sicilia

Crocetta scelse un suo fedelissimo| Ircac, il presidente è già in bilico

Il Cga accoglie il ricorso di alcune associazioni contro la nomina di Sami Ben-Abdelaali.

Gli incarichi del governatore
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PALERMO – Quella nomina aveva innescato un vero e proprio caso politico. E adesso, dopo una ordinanza del Cga, è già in bilico. La scelta del presidente della Regione Rosario Crocetta di indicare il consulente personale Sami Ben-Abdelaali al vertice dell’Ircac, importante ente che gestisce i fondi per le cooperative, era stata sollevata da Livesicilia e accolta tra polemiche, interrogazioni e ricorsi ed esposti rivolti anche all’Anac. Anche a causa di alcune “mosse” del governo che erano apparse a tanti sospette: la nomina dello stesso consulente nell’ufficio di gabinetto di Luisa Lantieri poche ore prima dell’incarico all’Ircac: un esacamotage, secondo tanti, per aggirare la verifica dei titoli prevista in commissione Affari istituzionali all’Ars.

Ed è proprio su questo aspetto che si concentra l’attenzione dei giudici amministrativi di secondo grado, che hanno accolto il ricorso presentato da Unicoop Sicilia e Unci Sicilia, ribaltando una prima sentenza del Tar che aveva respinto la richiesta di annullamento della nomina, e rimandando allo stesso Tar l’esame nel merito della faccenda. “In ordine alla nomina del Presidente del cda – scrive il Cga – il ricorso presenti elementi di possibile fondatezza, suscettibili di approfondimento nel merito, tenuto conto dell’omessa acquisizione del richiesto parere – fase procedimentale necessaria che non sembra potesse essere accantonata in ragione del pressoché coevo inserimento negli uffici di diretta collaborazione del governo regionale, invocando l’esenzione prevista per i (soli) dirigenti (di ruolo) – da cui è scaturita, quindi, quantomeno una incompleta valutazione dei titoli”.

Insomma, secondo il Cga c’è il dubbio che l’iter sia stato carente. E quindi il Tar dovrà subito entrare nel merito. Gioiscono i rappresentanti di Unicoop Sicilia presieduta da Felice Coppolino e Unci Sicilia presieduta da Pasquale Amico. “ Il Governo regionale – affermano le associazioni – con il procedimento seguito ha mortificato una grande parte del mondo della cooperazione, portando avanti interessi di parte”.


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