Multisala nell'ex Coca Cola | Ecco chi rischia il processo - Live Sicilia

Multisala nell’ex Coca Cola | Ecco chi rischia il processo

L'ex sede della Coca Cola a Tommaso Natale

Fissata l'udienza preliminare e il cantiere resta bloccato.

PALERMO – Il 10 ottobre sapranno se finiranno sotto processo oppure se saranno prosciolti. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio è stata fissata l’udienza preliminare per i cinque indagati nell’inchiesta sulla nascita del cinema multisala nell’ex stabilimento della Coca Cola di Palermo. Lavori bloccati da un sequestro disposto mesi fa dal giudice per le indagini preliminari e confermato dal Tribunale del Riesame.

Gli indagati sono Alessandra Autore, dirigente del settore Servizi alle imprese (Suap) del Comune di Palermo, il progettista Adriano Canepa, Maria Mandalà, anche lei dirigente del Suap, Andrea Schirò (responsabile del procedimento) e l’imprenditore Santo Lanzafame. Tutti gli indagati hanno respinto le accuse, contestate a vario titolo, di abuso d’ufficio e violazioni edilizie.

Ruota attorno a queste due ipotesi, infatti, l’indagine sulla costruzione di undici sale con tremila posti a sedere, bar e ristoranti. Un mega struttura progettata dalla Moviplex a cui è poi subentrata la Maxcine. Il progetto di Tommaso Natale non avrebbe avuto i requisiti per essere approvato.

Le indagini sono partite da un esposto del 2013. Gli interventi di ristrutturazione dovevano rispettare i volumi della vecchia struttura. “L’edificio ricostruito a seguito di demolizione totale del preesistente – si leggeva nel decreto di sequestro – presentava la realizzazione di un corpo di fabbrica di dimensioni, sagoma, volume, altezze e area di sedime diversi da quelli originari, tale da doversi classificare come nuovo intervento edilizio”. Secondo il pm, “non si sarebbe potuta realizzare” una nuova struttura vista la vicinanza del cinema Aurora. Quest’ultimo dista 660 metri dal nuovo multisala, al di sotto dei sei chilometri che, regolamento alla mano, devono esserci fra una struttura con più di 1300 posti a sedere e una già esistente con capienza inferiore.

Il cantiere di Tommaso Natale è stato piuttosto tormentato. Il Tar aveva dato il via libera al completamento della multisala, bocciando il ricorso contro il Comune dei titolari dei cinema Aurora, Metropolitan, Igiea Lido, Golden, Arlecchino e Ariston. Gli stessi che poi presentarono l’esposto in Procura. Il Tribunale amministrativo ritenne infondata la parte in cui si sosteneva la violazione della normativa regionale che limita l’apertura di nuovi cinema sulla base della distanza chilometrica. Inammissibile, invece, fu dichiarata la parte del ricorso contro i presunti abusi edilizi: il Tar non affrontò nel merito la questione perché ritenne che i titolari della sale cinematografiche non avessero alcun diritto ad agire. Il Cga diede di nuovo ragione al Comune sostenendo che non si poteva bloccare il libero mercato e il singolo titolare di cinema non poteva agire da pubblico ministero vigilando sulla regolarità urbanistica. Alla fine intervenne davvero un pubblico ministero e partì l’indagine che approderà il 10 ottobre in udienza preliminare.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI