Architetti, si insedia il consiglio |Miceli confermato all'unanimità - Live Sicilia

Architetti, si insedia il consiglio |Miceli confermato all’unanimità

Per la prima volta nella storia dell’Ordine degli Architetti di Palermo, le donne rappresentano la maggioranza: 8 su 15.

Ordini professionali
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PALERMO – Si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Palermo che ha eletto le cariche istituzionali per il quadriennio 2017-2021. A guidare i circa 4200 iscritti sarà l’uscente Francesco Miceli, libero professionista con importanti incarichi istituzionali alle spalle, confermato all’unanimità. Accanto a lui, il segretario Maria Gabriella Tumminelli, il vicepresidente Francesco Cannone, il tesoriere Salvatore Pitruzzella e i consiglieri Roberto Andò, Ornella Amara, Daniela Inzerillo, Mario Chiavetta, Roberta Romeo, Maria Gabriella Pantalena, Walter Parlato, Isabella Daidone, Ornella Mercurio, Francesca Mancinelli e Alessandro Simon.

“Nel precedente mandato – dice Miceli – abbiamo lavorato molto per rilanciare il ruolo istituzionale dell’Ordine e per rafforzare il dialogo e il confronto con i cittadini e le istituzioni. Un lavoro che adesso va consolidato per affermare il valore sociale e civile della nostra professione. In questo nuovo Consiglio, per la prima volta nella storia dell’Ordine degli Architetti di Palermo, le donne rappresentano la maggioranza: 8 su 15. La loro presenza potrà essere d’impulso al lavoro che ci attende, assegnando alla componente femminile ruoli e incarichi di rilievo”. Nelle prossime settimane definiremo nuovi incarichi di lavoro in funzione degli obiettivi che saranno individuati all’interno del Consiglio. “Quelli che verranno – dice ancora Miceli – saranno anni impegnativi. L’Ordine di Palermo, il sesto per importanza e numero di iscritti in Italia, dovrà fare sentire la propria voce nel dibattito nazionale in corso per la riforma della professione e su temi ormai non più rinviabili come l’approvazione, anche in Italia, di una legge sull’architettura e di una che disciplini i concorsi di progettazione e il ricorso a questa procedura per tutte le opere pubbliche”.


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