Appalto rifiuti, sindacati in piazza |"Assorbire i licenziati storici" - Live Sicilia

Appalto rifiuti, sindacati in piazza |”Assorbire i licenziati storici”

Il bacino prefettizio, composto nel 2013 da 105 lavoratori, comprende licenziati di Cesame e Multiservizi.

CATANIA – Un elenco “cristallizzato” in Prefettura e la possibilità, attraverso meccanismi di premialità, di assorbire nel nuovo appalto dei rifiuti, i lavoratori del bacino prefettizio. Questa la richiesta dei sindacati, CGIL, Cisl, uil, Ugl e Usb, che stamattina hanno organizzato una conferenza unitaria in piazza Duomo proprio per chiedere una risposta ai lavoratori, licenziati negli anni da aziende come Cesame e Multiservizi. E disegnare un futuro occupazionale approfittando del nuovo appalto per la raccolta dei rifiuti. Il bando, la cui gara per l’affidamento settennale è andata deserta per ben due volte, sembrerebbe infatti sottodimensionato proprio per quanto riguarda il personale; inoltre, evidenziano i sindacati, “la città è sporca, le periferie puzzano e i dipendenti servono”.

Non solo, afferma Corrado Tabita Siena “questi lavoratori vengono regolarmente chiamati per contratti a tempo, quindi non solo sono necessari, ma ci sono anche le somme per pagarli”. Il timore dei sindacalisti è che il momento elettorale possa approfittare della massa di lavoratori fuoriusciti e che, spiega Tabita Siena, “la precarietà possa essere utilizzata involontariamente in campagna elettorale. É necessario che questo bacino venga ben individuato e cristallizzato – incalza – perché l’inserimento, oltre che possibile, è anche necessario”.

Il bacino è stato composto a partire dal 2013 da ex lavoratori di Cesame e Multiservizi. “I lavoratori – afferma Salvo Bonaventura, segretario Uil trasporti, vengono ciclicamente assunti dalle aziende che svolgono i servii di igiene urbana. Tutti e 105 – precisa. In questo momento – aggiunge – la disponibilità manifestata nel nuovo appalto, è che siano assunti in 30. Chiediamo che sia data una risposta al bacino – prosegue -‘perché questi lavoratori servono. E che immediatamente si inizi il percorso per la stabilizzazione.

Chiedono che, Nell’appalto settennale, che andrà rivisto dato che, al momento non sembra vantaggioso per alcuna ditta – tanto che nessuno ha partecipato alla gara – vengano inseriti meccanismi di premialità per le aziende che si impegnano ad assorbire i lavoratori del bacino. “Il nuovo appalto – aggiunge Mauro Torrisi, Segretario della Fit Cisl – come prevede l’Unione europea, deve portare la città a raggiungere percentuali lontanissime, in questo momento, di differenziata. Un lavoro per il quale – continua – secondo noi non saranno sufficienti nemmeno i lavoratori del bacino prefettizio”. Chiediamo di riaprire il tavolo prefettizio – aggiunge – che, ribadiamo, non si tocca”.

Intanto la CGIL ribadisce la necessità che il bando sia modificato. “in modo – affermano Giacomo Rota e Gaetano Agliozzo, segretari rispettivamente di CGIL Catania e della CGIL Fp – che le gare non vadano deserte. Inoltre, vogliamo che il bacino sia cristallizzato nel numero e nei nomi e, quando un domani cambierà amministrazione, la lista sia blindata”.

 

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