Violentata all'uscita della discoteca | Fermate tre persone - Live Sicilia

Violentata all’uscita della discoteca | Fermate tre persone

Indagini dei carabinieri: la vittima è una 25enne.

E' accaduto tra sabato e domenica
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CATANIA. Il fatto è accaduto nella notte tra sabato domenica scorsa. Lei, una 25enne, esce dalla discoteca dove aveva trascorso la serata e deve rientrare a casa. Accetta il passaggio da un uomo: un suo conoscente. Ma una volta salita in auto scatta il peggiore degli incubi. Lì trova altre due persone con le quali l’auto muove in direzione dell’abitazione della donna.
All’inizio sembra tutto tranquillo: poi, i tre – sono tutti italiani ed hanno 
36, 34 e 23 anni – cominciano ad abusare di lei. 
Vicino casa della 25enne, che abita in una zona isolata, i tre come detto l’avrebbero ripetutamente violentata: immobilizzata e umiliata. Infine, l’avrebbero abbandonata sulla strada. Un passante che l’ha vista le ha dato i primi soccorsi e ha chiamato il 112. Sono intervenuti i carabinieri e la vittima è stata condotta con un’ambulanza nell’ospedale Garibaldi di Catania, dove è stata ricoverata in stato di shock.
La 25enne è stata visitata due volte dai medici dell’ospedale: si trova, adesso, nella sua abitazione.
La Procura oggi chiederà la convalida del provvedimento.
I tre incensurati fermati sono: A. S. (classe ’83), A. C. (classe ’81) e E. S. (classe ’94).

L’auto sulla quale erano i tre uomini fermati e la vittima della violenza sessuale era stata fermata per un controllo su strada, durante un posto di blocco, dalle forze dell’ordine, prima dell’aggressione in una zona isolata di un paese etneo. La vittima non avrebbe segnalato alcuna situazione di allarme. E’ quanto emerge dalle indagini dei carabinieri di Catania che hanno portato al fermo, per violenza sessuale aggravata e continuata su una 25enne, poche ore prima dell’alba di ieri dopo una serata passata in discoteca. Nell’ambito dell’inchiesta, la Procura di Catania ha disposto il sequestro dei cellulari dei tre indagati, disponendo accertamenti sul loro contenuto e sulle telefonate intercorse.

E’ il secondo caso di violenza sessuale aggravata e continuata che si registra in tre settimane nel Catanese. Il 19 settembre scorso, infatti, in una guardia medica è stata aggredita una dottoressa cinquantenne da un 26enne, Alfio Cardillo, che l’ha seviziata per ore nella struttura, fino ad essere liberata da carabinieri intervenuti dopo una segnalazione di un vicino, allertato dalle urla della donna. In quel caso la Procura di Catania ha contestato la violenza sessuale aggravata e continuata ai danni di un pubblico ufficiale, il sequestro di persona e le lesioni, ottenendo la convalida del fermo e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere in pieno accoglimento della richiesta dei Pm. Accuse e reati, si sottolinea in ambienti attivi nell’inchiesta parlando di ‘fake news’, che sono ancora contestati all’indagato e non, come riportato da organi di stampa, derubricati in infortunio sul lavoro.


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