Scoppia il caso ad Adrano, Ferrante: |"Ricorreremo alla magistratura" - Live Sicilia

Scoppia il caso ad Adrano, Ferrante: |”Ricorreremo alla magistratura”

Le reazioni dopo il servizio andato in onda a Striscia sui finti necrologi per il pentito Rosano.

Dopo il servizio di striscia
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ADRANO – È scoppiato il caso ad Adrano dopo il servizio andato in onda a ‘Striscia la notizia’ sulla vicenda del finti necrologi che annunciavano il funerale del pentito Valerio Rosano. L’inviata del programma satirico Stefania Petix, assieme alla sua troupe, era andata in giro per le vie della città invitando i cittadini a scattarsi un selfie tenendo in mano un cartello con la scritta “La mafia fa schifo”, oppure la mafia è una montagna di m…a”.

La mafia fa schifo, ovviamente, non serviva venisse a ricordarcelo una trasmissione televisiva. Non tutti però sembravano pensarla così. Alcuni degli intervistati hanno infatti rifiutato di fare il selfie per timore di schierarsi pubblicamente contro la criminalità organizzata. E addirittura uno dei passanti ha avallato il messaggio intimidatorio lanciato dai finti necrologi definendo il pentito come un “morto che cammina”. E come era prevedibile, è scoppiata la polemica in città con un folto seguito di reazioni. Primo fra tutti il sindaco Pippo Ferrante che non ha affatto gradito la non presa di posizione di alcuni cittadini, adducendo un danno dell’immagine per il Comune di Adrano. Non solo. Il primo cittadino tramite una nota ha manifestato l’intenzione di investire la magistratura dell’episodio. “In seguito al servizio andato in onda su “Striscia la Notizia” – ha dichiarato Ferrante –- nel quale emerge una chiara condivisione di una cultura mafiosa, odiosa e deprecabile, che non rappresenta la maggioranza degli adraniti, ritenendo che sia stata lesa l’immagine della città ho incaricato l’ufficio legale a trasmettere il video alla magistratura per accertare eventuali responsabilità degli intervistati”.

Dura anche la presa di posizione del presidente del Consiglio comunale di Adrano, Alessandro Zignale. In un comunicato stampa si legge: “Dalla tristezza alla vergogna. Dalla tristezza nel vedere chi non può dire ciò che pensa alla vergogna di chi cerca addirittura di giustificare tale gesto, questo è quello che ho provato ascoltando il servizio di Striscia la notizia sui manifesti funebri. Resto convinto -si legge ancora- che i soggetti capaci di tali azioni siano una esigua minoranza a fronte dell’intera città di Adrano che ha voglia di riscatto contro le estorsioni, contro lo spaccio di droga e contro il malaffare nel nostro territorio. Dopo la figuraccia nazionale, -dice Zignale- spero che le associazioni locali, i sindacati e i gruppi politici vogliano far sentire la propria voce, restando sin da subito a disposizione per ogni qualsivoglia azione da intraprendere a favore di una legalità detta a parole ma ancora lontano dalle menti e dai cuori di alcuni adraniti”. 

La questione è inoltre rimbalzata su tutte le testate nazionali, con dei toni non sempre giusti, specie verso quanti non avevano invece esitato a condannare apertamente la mafia. Ma le reazioni si sono susseguite anche sui social. Primo fra tutti il sindaco di Belpasso Carlo Caputo che ha postato una suo selfie con la scritta “La mafia fa schifissimo”.

 

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