Erica, pusher dello sballo chimico | "In discoteca va troppo forte" - Live Sicilia

Erica, pusher dello sballo chimico | “In discoteca va troppo forte”

Un frame delle intercettazioni

Una giovane di 24 anni sarebbe diventata il punto di riferimento per tanti coetanei.

PALERMO - IL BLITZ
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PALERMO – Erica era “troppo forte, troppo forte”, ripeteva Pasquale Testa, tessendo le lodi di Erica Trapani. Da alcune ore quest’ultima, palermitana di 24 anni, è sottoposta alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione ai carabinieri. Una misura che non le è stata ancora notificata, visto che da qualche tempo si è trasferita a Londra.

Le intercettazioni dell’ultimo blitz dei carabinieri ne descrivono il ruolo di pusher nelle discoteche palermitane. Avrebbe spacciato Mdma, una potente metanfetamina. Una pasticca e lo sballo chimico è servito.

Il suo fornitore era Pasquale Testa, figlio di Nicolò, reggente della famiglia mafiosa di Bagheria, arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale. Era proprio Testa a parlare di Erica a un’altra ragazza che avrebbe voluto mettersi in affari con la droga: “A quanto me la passi al grammo l’Md?”;”Come faccio a dartela io, non è giusto, gli levo il cliente a quella, a Erica?… quella di Erica la conosco… gliela do io… perché a Palermo in discoteca glielo do a tutti io…”.

Erica svolgeva bene il suo lavoro: “… per le feste fa millecinque, millesei di conto a settimana, assurda è questa ragazza… in discoteca tipo, non faccio niente io, con Totò abbiamo questo patto, lavora lui e io tengo solo i soldi, tu devi calcolare che io mi sto fermo e lei mi porta 200 euro ogni cinque minuti, troppo forte Erica… troppo forte… troppo forte”.

Un pomeriggio del 2015 le microspie intercettarono direttamente la voce di Erica, a bordo della Mercedes di Testa, ferma in via Ernesto Basile. Testa le dava dei consigli: “… molte persone sono arrivate al tuo punto e poi sono cadute, io lo dico per te… vedi di metterti la testa…”. Poi Erica Trapani parlava di soldi: “Non mi ricordo, quanti sono di preciso… ottocento, novecento… mi sono rimaste altre due buste di coca”.


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