Bomba carta in pieno giorno| Paura in un rifugio per cani - Live Sicilia

Bomba carta in pieno giorno| Paura in un rifugio per cani

Gli effetti della bomba carta

Nel mirino un canile di Bellolampo. Esposto in Procura.

PALERMO – Un boato in pieno giorno. Domenica mattina qualcuno ha lanciato un grosso petardo, forse una bomba carta al Rifugio Ada a pochi passi da via Castellana, lungo la strada che da Borgo Nuovo sale verso Bellolampo. Lo scoppio ha mandato in frantumi una cuccia di plastica. 

Il canile, gestito da una coppia, ospita un centinaio di animali in un’area concessa dal demanio. L’episodio è stato denunciato alla polizia. La scientifica ha eseguito i rilievi. Nel frattempo i gestori del Rifugio Ada hanno presentato un esposto tramite l’avvocato Paolo Grillo.

“È un gesto inquietante – spiega il legale – per il metodo usato e per il bersaglio. Colpisce, infatti, un’associazione di volontari spinti solo dall’amore per gli animali, senza alcun interesse economico”. Chi gestisce la struttura si dice preoccupato e sorpreso. In vent’anni di permanenza a Bellolampo non c’è un solo episodio in negativo da segnalare. Mai uno scontro o un dissapore con i residenti della zona. Nessuna lamentela. Adesso sono stati costretti a ricorrere a una vigilanza privata.

“Non vorremmo – conclude l’avvocato Grillo – che non restasse un episodio isolato. Siano certi che le forze dell’ordine lavoreranno al meglio e manterranno alta l’attenzione sul mondo delle associazioni animaliste”. Un mondo segnato dalle polemiche fra il Comune di Palermo e le associazioni cittadine. Polemiche che si sono riaccese nei giorni scorsi alla notizia del nuovo bando con il quale il Comune intende trovare associazioni disponibili ad occuparsi di seicento cani, la cui responsabilità è a carico dell’Amministrazione comunale. Gli animalisti parlano di mercimonio che non risolve la questione del randagismo. Di parere opposto il dirigente di Palazzo delle Aquile, Gabriele Marchese, secondo cui il bando, insiste sull’unica strada percorribile, quella delle adozioni che alla lunga risulterebbe risolutiva e farebbe risparmiare soldi all’amministrazione.

 


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