Elezioni, forum con Micari VIDEO | "La mia sfida gentile per la Sicilia" - Live Sicilia

Elezioni, forum con Micari VIDEO | “La mia sfida gentile per la Sicilia”

Ultimo appuntamento con le interviste di LiveSicilia. Ospite il candidato del centrosinistra.

PALERMO – “Abbiamo un candidato al quarto tentativo di elezione, che in questo tentativo ha imbarcato di tutto e di più”: Fabrizio Micari, candidato alla presidenza della Regione della coalizione di centrosinistra, torna sulla questione degli “impresentabili” presenti nelle liste dell’avversario Nello Musumeci. Nel corso della diretta nella redazione di Livesicilia Micari ha risposto alle domande dei lettori sull’unità del centrosinistra, sulla formazione professionale in Sicilia e sulla stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione.

“In quelle liste ci sono persone con 22 capi di imputazione, arrestati, condannati, e nessuno ha detto a queste persone che non si possono candidare”: il riferimento di Fabrizio Micari è alle liste che sostengono Musumeci e alla presenza, al loro interno, di candidati “impresentabili”. Per Micari, “Musumeci, da ex presidente della commissione antimafia, dovrebbe fare un passo indietro e prendere atto che il suo progetto è fallito. E non è sufficiente dire di non votare gli impresentabili: questo è un modo di prendere in giro i siciliani”. “Noi siamo una coalizione diversa – ha aggiunto poi Micari – perché parliamo di progetti. Siamo persone perbene, che dovrebbe essere una condizione di base e invece sta diventando un valore”.

Tra le domande dei lettori di Livesicilia, molte quelle che riguardavano l’unità del centrosinistra nelle elezioni regionali siciliane, e la possibilità che la candidatura di Claudio Fava possa danneggiare la formazione che appoggia Micari. “È chiaro che la sinistra sta giocando sulla pelle dei siciliani una partita che è nazionale – dice Micari – c’è la volontà di contarsi, di esibire i muscoli, voluta probabilmente da D’Alema e Bersani. Ma lo stanno facendo sulla pelle dei siciliani: ogni voto tolto a noi per darlo a Fava è un voto regalato a Musumeci e Cancelleri. A me sembra si stia ripetendo il modello di Bertinotti che toglie i voti a Prodi e fa vincere Berlusconi”.

Il candidato di centrosinistra ha risposto poi a domande sul suo programma, a cominciare dalla stabilizzazione dei precari nelle pubbliche amministrazioni: “Verrà avviato un percorso di stabilizzazione, perché la precarietà è insostenibile non solo per i lavoratori, ma anche per i comuni, che in molti casi hanno posizioni vitali coperte da personale precario”. Sulla formazione, per Micari “con il governo precedente si è demolito un sistema che meritava di essere demolito, perché ha avuto più risultati in tribunale che altrove. Ora però bisogna costruire, dando la giusta attenzione alle persone che sono rimaste fuori e riprogettando la formazione professionale, per fare diventare la regione alleata delle imprese e dare loro quello che serve. Noi abbiamo le risorse – conclude Micari – per portare innovazione, infrastrutture, risorse tecnologiche, fondi nazionali e soprattutto europei che non sono stati spesi, e una delle prime cose che farò dal sei novembre sarà accelerare la spesa di queste risorse”.

LA DIRETTA

Ultimo appuntamento con il ciclo di forum nella redazione di LiveSicilia con i candidati alla presidenza della Regione. Oggi ospite della nostra redazione il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo.

12.05 – Alla fine dell’intervista Micari parla del suo big sponsor Orlando: “Il suo impegno per questo progetto è stato fondamentale. Quando abbiamo deciso di creare la lista ‘Arcipelago’ abbiamo pensato a un progetto inclusivo di tutti coloro i quali ci credevano. Siamo molto dispiaciuti che la lista non ci sia a Messina e Siracusa perché c’erano candidati molto importanti e con un grande legame con il territorio”.

12.00 – “È gravissimo il fatto che noi ci ritroviamo spesso a sottolineare che siamo persone per bene, per distinguerci dagli altri. La cosa paradossale è che noi siamo talmente trasparenti che le nostre discussioni arrivano anche all’esterno, ma sono fisiologiche, e per questo a volte siamo stati attaccati. Gli altri invece si danno coltellate alle spalle nel chiuso delle loro stanze e poi non si fidano gli uni degli altri in pubblico”.

11.57 – “Musumeci, che è all’ennesimo tentativo per diventare presidente della Regione, non si è fatto scrupoli a imbarcare di tutto nelle sue liste. Musumeci, che è stato presidente della Commissione Antimafia, dovrebbe prendere atto che il progetto è fallito, dovrebbe fare un passo indietro. Questa cosa è di una gravità assoluta, molto peggio della impreparazione dei grillini”.

11.55 – Tema Autonomia: “Lo Statuto va sicuramente aggiornato. L’Autonomia risale a settant’anni fa e adesso i tempi sono maturi per darle una nuova natura. Anche il governo nazionale, dal 2013, è tornato a lavorare per Il Sud. La Questione Meridionale è di nuovo all’ordine del giorno. Io sono terrorizzato all’idea che Salvini sarà in Sicilia per una settimana: anche lui sta solo cercando solo di accreditarsi per diventare il candidato premier alle future elezioni politiche, ma della Sicilia non gli importa nulla”. 

11.50 – Si arriva ai temi politici e al confronto con gli altri candidati: “Musumeci non ha alcun controllo della sua coalizione. Basta vedere che quando si è sottratto ai confronti tra candidati, non ha permesso che qualcuno lo sostituisse. Perché non si fida. Cancelleri invece non è mancato mai e ha studiato, posso dire che si è preparato. Se dovessi dargli un voto, direi che Cancelleri deve studiare ancora un poco per raggiungere la sufficienza”.

11.45 – “Abbiamo ragazzi straordinari in Sicilia, coriacei, con tante idee. Noi finora siamo stati molto bravi a fare da incubatori d’impresa, ora dobbiamo sostenerli per fargli prendere il volo. Servono misure di investimento”.

11.40 – “Il 6 novembre, se avremo vinto, avvieremo il percorso della stabilizzazione dei precari della Pubblica amministrazione. Sono troppo i Comuni che ad oggi si reggono su situazioni di precariato. E non va bene, perché più si è precari e più le cose vanno male. Ci vuole stabilità nelle situazioni per poter avviare dei progetti. Un esempio? Ho intenzione di creare una squadra di assessori che sarà il più stabile possibile, perché c’è molto da fare”.

11.30 – “Le persone vogliono risposte alle loro esigenze, non vogliono sentir parlare dei massimi sistemi. Le strade chi le aggiusta? Se non ho un reddito, chi mi aiuta? Agli ultimi chi ci pensa? I miei figli devono andare per forza a studiare fuori? Se sto male, chi mi cura? Se le Istituzioni torneranno a occuparsi dei problemi veri della gente, torneranno anche ad affezionarsi alla Politica. Questa sarà la cifra della mia discontinuità coi governi precedenti”.

11.25 – Micari risponde alle domande sulla Formazione professionale: “Col governo Crocetta si è avviata bene la pars destruens del sistema, ma non altrettanto bene la pars construens. Il punto di partenza che si è ritrovato Crocetta nel 2012 era disastroso, la Regione era allo sbando dal punto di vista economico. Ora, dando la dovuta attenzione alle persone che lavorano in quel settore, bisogna intervenire in modo ampio. Io ho un modello sulla Formazione professionale in cui l’obiettivo è fornire alle aziende personale qualificato. Quella è la formazione professionale che serve, rivolta alle imprese”.

11.20 – Micari risponde ai lettori sul tema incompatibilità tra candidatura alle Regionali e la carica di rettore dell’Università di Palermo: “Il mio predecessore è stato eletto rettore dopo essere stato per due anni assessore del governo Cuffaro. Quindi era evidente il suo orientamento politico. Negli anni successivi, sempre il mio predecessore ha tentato di essere candidato in diverse competizioni elettorali. Questo significa che l’orientamento politico del rettore non ha alcuna rilevanza sulla gestione dell’Università. In ogni caso, se non dovessi essere eletto presidente, la mia priorità sarà l’Università”.

11.15 – Micari racconta il suo disappunto per la spaccatura con la sinistra, che corre con Claudio Fava: “La sinistra sta giocando una partita per le nazionali, ma in questo momento stanno giocando questa partita sulla pelle dei siciliani. I primi a manifestare interesse per la mia candidatura, in tempi non sospetti, sono stati proprio Sinistra italiana e Mdp; poi, dopo l’alleanza con Ap di Alfano, si sono tirati indietro. Però vorrei ricordare a tutti, anche a Roberto Speranza, che hanno governato insieme a Roma. A sinistra sostanzialmente vogliono contarsi, misurare la loro forza e lo stanno facendo sulla pelle dei siciliani. Perché ogni voto che la sinistra toglie a noi per Fava – che comunque non gli servirà per diventare presidente della Regione – è un voto regalato a Cancelleri o Musumeci. Io sono convinto che in Sicilia comunque vinceremo”.

11.10 – Si parte con il tema di oggi in merito al centrosinistra, l’addio di Grasso al Pd: “certo è un fatto che ispiace, ma almeno ieri abbiamo votato una buona legge elettorale. Grasso avrà avuto le sue motivazioni, dispiace, ma abbiamo ottenuto un buon risultato ieri al Parlamento. È pur vero che la migliore delle leggi elettorali rimane sempre nel cassetto, ma quella che abbiamo votato è comunque un buon sistema”.

 


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