Sicilia e-servizi, Crocetta e Ingroia | “Prosegua il processo contabile” - Live Sicilia

Sicilia e-servizi, Crocetta e Ingroia | “Prosegua il processo contabile”

Governatore, amministratore unico, ex assessori e burocrati accusati di un danno da un milione.

Corte dei conti
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PALERMO – Quel procedimento a carico di Rosario Crocetta, Antonio Ingroia e alcuni ex assessori regionali, dirigenti e burocrati deve proseguire. Lo hanno deciso con una propria ordinanza le Sezioni riunite in sede giurisdizionale della Corte dei conti.

I magistrati contabili hanno accolto così il ricorso presentato dal Procuratore generale che si era opposto alla decisione di “sospendere” il procedimento in attesa che la Cassazione si esprimesse sulla “giurisdizione” della Corte dei conti. In pratica, in primo grado, nel 2015 la Sezione giurisdizionale della Corte si era detta, di fatto, “incompetente”, vista la natura di Sicilia e-servizi che non poteva essere definito, questa la difesa, un ente “in house” della Regione. A quella ordinanza si è opposta la Procura contabile e in Appello il ricorso è stato accolto. Così, il giudice ha rimandato al primo grado l’esame nel merito della questione. A quest’ultima sentenza, però, si erano opposti anche gli “indagati”, rimandando la questione sulla “giurisdizionalità” in Cassazione.

Così, il processo ha finito per diramarsi: in Cassazione si dovrà giudicare la “competenza” della Corte dei conti sul procedimento, mentre in primo grado si entra già nel vivo della questione. Ma la situazione si è complicata ulteriormente, perché Crocetta, Ingroia e gli altri hanno chiesto, in attesa della pronuncia della Cassazione, di “sospendere” il procedimento: richiesta accolta dal giudice, prima del giudizio di oggi che ha capovolto quella pronuncia: il procedimento non può essere sospeso, ma deve continuare.

Nel merito, quindi, si procede. E l’accusa, rivolta a Rosario Crocetta, Antonino Bartolotta, Ester Bonafede,Dario Cartabellotta, Nella Scilabra, Michela Stancheris, Patrizia Valenti, Giuseppe Dell’Aira, Mariano Pisciotta, Rossana Signorino e Antonio Ingroia è quella di aver provocato, ciascuno in relazione al proprio ruolo, un danno erariale da oltre un milione di euro, causato dal via libera alle assunzioni in Sicilia e-servizi dei dipendenti dell’ex socio privato. Un’accusa respinta ovviamente dai diretti interessati e che è stata archiviata nel procedimento “parallelo” di fronte alla magistratura ordinaria.

Ma il procedimento contabile continua, come detto. I giudici hanno detto di “no” alla sospensione: questa è possibile – la sintesi della pronuncia – solo nel caso in cui è pendente la pronuncia di un altro giudice che possa risultare decisiva per la causa contabile. Non è questo il caso, secondo le Sezioni riunite, visto che l’esame della Cassazione sulla competenza va visto, sostanzialmente, come una delle “parti” di un unico processo. Che così, va avanti.


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