Il boss Scaduto rompe il silenzio | "Mai detto di uccidere mia figlia" - Live Sicilia

Il boss Scaduto rompe il silenzio | “Mai detto di uccidere mia figlia”

Il boss Giuseppe Scaduto

Il padrino di Bagheria non aveva mai risposto ai magistrati. Ecco il suo interrogatorio.

PALERMO – Non lo aveva mai fatto prima d’ora. In oltre vent’anni di carcere il capomafia di Bagheria, Pino Scaduto, non aveva risposto ad una sola domanda dei magistrati. Ed invece stavolta lo ha fatto, per respingere con forza l’accusa di avere progettato di ammazzare la figlia perché aveva una relazione con un carabiniere.

Scaduto si presenta davanti al giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello accompagnato dal suo legale, l’avvocato Jimmy D’Azzò. Le estorsioni di cui viene accusato? “Sono innocente”, taglia corto. Non è questo l’argomento che gli preme chiarire: “Tutta Italia parla di me, ma le pare possibile che dico a mio figlio di ammazzare mia figlia?”. “Non è vero”, ripete accorato. È stato, infatti, il figlio intercettato a raccontare che si sarebbe rifiutato di eseguire l’ordine di morte del padre. Non voleva “consumarsi”, diceva quasi a dimostrare la rottura con la mentalità mafiosa del padre.

L’interrogatorio di Scaduto, il cui spessore mafioso era riconosciuto persino da Totò Riina e Bernardo Provenzano, è zeppo di frasi in dialetto. Alla figlia avrebbe voluto dare “una fraccata di legnate”. Ammazzarla sì, ma di botte. È vero, i rapporti fra i due sono pessimi. Lo ammette. Non si parlano più da anni, ma la relazione con il carabiniere nulla c’entra: “Non lo conosco”.

O meglio non lo conosceva fino a un paio di settimane fa, quando è stato il militare ad avvicinarlo “in farmacia” per salutarlo. Scaduto ha risposto, salvo poi tornare indietro per chiedergli: “Scusi, ma lei chi è?”. E il militare si è presentato con nome e cognome. Mai saputo che la figlia avesse una relazione sentimentale con un carabiniere.

E i suoi rapporti con la figlia? Pessimi, alla luce di un’altra relazione sentimentale che la figlia le aveva tenuto nascosta e dei problemi che le avrebbe creato nella sua attività di compravendita di immobili. Alle orecchie del capomafia sarebbero giunte continue lamentele su debiti non onorati. Scaduto è uscito dal carcere lo scorso aprile. E, così racconta, in sette mesi nulla è accaduto. La rabbia gli è passata. “Di mia figlia non me ne frega più niente”, dice al giudice Nicola Aiello.


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