CATANIA – Conclude nel Calatino, Nello Musumeci. L’ultima uscita della campagna elettorale del candidato governatore del centrodestra sarà di fatto a casa, o giù di lì. Il comizio finale sarà infatti in piazza Vittorio Emanuele alle 21.30 nella “sua” Militello Val di Catania. Prima però il mini tour nei centri limitrofi. Alle 18.30 sarà a Caltagirone, città guidata dal sodale Gino Ioppolo. Alle 19.30 a Scordia. Mentre a Palagonia arriverà alle 20.30. “Mancano poche ore al voto – lancia il messaggio sulla pagina ufficiale Facebook – possiamo far vincere la responsabilità contro l’inesperienza, la speranza contro la rassegnazione. Possiamo riprendere in mano il destino della nostra terra. Io ci metto la mia storia, la mia esperienza di amministratore e la mia credibilità. Possiamo e vogliamo farcela. Dipende solo da noi”.
Ecco le parole a Caltagirone. “Dedichiamo questa campagna elettorale ai nostri figli. Grazie Caltagirone”. La campagna più difficile di tutte. “E’ una partita dura. I sondaggi ci dicono che siamo avanti, ma io non credo ai sondaggi. I sondaggi fanno cullare. Se vinciamo, noi cominciamo a lavorare davvero. Cominciano cinque anni di dura fatica. Dopo, spero poi di meritarmi del riposo con i miei nipoti e figli. Voglio lasciare a chi verrà dopo di me una Regione risanata, di cui non vergognarci”.
Voto disgiunto. “Chiedo il voto anche al popolo di centrosinistra. Votare per Micari è votare per Grillo. Voglio essere una garanzia anche per gli elettori del Pd”. “Vittorio Sgarbi ha accettato con coraggio di gestire la Cultura in Sicilia. Non è un moderato. Lo offenderei. Sono orgoglioso anche dei miei alleati. Ai vertici tutte persone perbene. Se qualcuno si frapponesse nel percorso di bonifica di questa terra, mi dimetterei: mandando a casa tutto il parlamento e il governo”.
Il presidente di tutti. “Sarò vicino a Caltagirone. Sarò vicino al suo sindaco. Ma sarò anche un presidente vicino anche ai sindaci che non stanno vicino a me. Sarò il presidente di tutti”. “Questa è l’ultima mia stagione. L’ultima mia candidatura. Sarò un presidente con le mani libere”.
“Il centrosinistra ha governato dal Dopoguerra a oggi per ben 45 anni, le responsabilità di oggi le dobbiamo attribuire al centrosinistra, ma anche al nostro centrodestra che non ha saputo gestire il cambiamento. Dobbiamo essere critici anche con noi stessi. Per quanto io ci ho voluto mettere la faccia”.
Presentabili e non. “Abbiamo medici, primari, carabinieri ed è questa la coalizione che mi piace al di là di qualche “scassapagliaro” che riusciremo a mandare a casa. Abbiamo il 42% di famiglie povere in Sicilia, cifre mai raggiunte”.
L’attacco a Grillo. “I grillini fanno i moralisti, hanno 4 deputati rinviati a giudizio in Sicilia e fanno i moralisti, Cancelleri è stato dichiarato impresentabile dal Tribunale perché hanno truccato il meccanismo delle elezioni interne e invece di dire, “facciamo un passo indietro”, sono andati avanti. Sono garantisti con i loro amici, sono giustizialisti con gli avversari. La doppia morale. Nelle loro liste ci sono personaggi chiacchierati”. Riferendosi alle vicende personali di Nello Musumeci e all’elezione a presidente a commissione parlamentare antimafia, dice: “Vergognati”.
“Sono davvero contento di essere qui a Caltagirone, a spendere le ultime energie di una campagna elettorale che dura da quattro mesi”. “Sciacalli per vocazione” – definisce i grillini – “Che si nutrono della disperazione e la disperazione della gente”. “Non si può rispondere con la violenza verbale e delegittimare l’avversario per costruire le proprie fortune”.