Il giorno della speranza 5 stelle | "Le elezioni degli impresentabili" - Live Sicilia

Il giorno della speranza 5 stelle | “Le elezioni degli impresentabili”

Il comitato di Giancarlo Cancelleri a Caltanissetta

Parla Di Stefano. Atteso Cancelleri.

CALTANISSETTA – La grande speranza grillina comincia di mattina presto, a Caltanissetta, in un camerone adibito a comitato e sala stampa. Qualche militante. Molti giornalisti. Gli addetti del Movimento e un impeccabile servizio di smistamento e di accoglienza. I dati rimbalzano, man mano che le schede vengono scrutinate. Si diffondono, per scherzo, voci incontrollate. Si dice che Fava abbia vinto e che La Rosa abbia segnato gol di testa su calcio d’angolo. Nella concretezza dei numeri, Giancarlo Cancelleri – competitor pentastellato – vola e si colloca a una incollatura da Musumeci. E in fondo una porzione della sua battaglia, il ragazzo nisseno, l’ha già vinta, perché una consistente parte di siciliani ha messo la croce sul suo nome. Ma qui vogliono molto di più, si aspettano il sorpasso in cima a una campagna elettorali di veleni, gonfia di ripicche e scarna di contenuti.

Qui l’aria è elettrizzata dal testa a testa con Nello, il catanese, che lascia intravvedere, a portata di mano, un risultato storico. Qui si commentano con pungente ironia le cronache dello sfascio del centrosinistra. Fabrizio Micari, l’alfiere della rivoluzione gentile, è sprofondato nel gorgo politico di troppe contraddizioni che l’hanno immortalato nel ruolo di agnello sacrificale, mentre coloro che l’hanno sostenuto fino a ieri stanno già pensando a chi dare la colpa. Aveva cominciato, del resto, Matteo Renzi, presago della catastrofe che lo chiama in causa in prima persona: “Micari? Il candidato di Leoluca Orlando”.

Qui, tra poco, ci sarà uno sventolio di bandiere, ci saranno i volti ignoti, carsici, eppure determinanti, di quella Sicilia che si sente esclusa da tutto. Già il viaggio in autostrada compone una perfetta metafora della devastazione. Un interminabile rattoppo. Una sofferenza continua di rotonde, scorciatoie e perenni lavori in corso. Così l’Isola si presenta agli occhi del viaggiatore dolente e disincantato. Una malmessa sutura. La cicatrice di ogni buon proposito. E la rabbia è una naturale conseguenza dell’abisso.

Qui – a ‘casa Giancarlo’ – tra un po’confluiranno le vittime del crocettisimo e non solo, col loro fegato andato a male per i torti subiti. Cinquantenni che sono stati sputati via dalla vita e dal lavoro, come merce avariata, e adesso cercano una nuova collocazione sullo scaffale. Giovani senza riparo. Anziani senza soccorso. Più generazioni unite dal rancore di chi sente di non avere più ormai nulla da perdere. E saranno loro a sventolare le bandiere di una speranza che chiamano ‘rivoluzione’.

Aggiornamento

Lo spoglio procede, ma l’entusiasmo non diminuisce, anche se Musumeci allunga sul candidato grillino. Pochi militanti, sempre di più gli addetti ai lavori. Si attende l’arrivo di Giancarlo Cancelleri che però – così hanno fatto sapere fonti del Movimento – verrà quando il quadro si sarà stabilizzato.

Il distacco tra Cancelleri e Musumeci fluttua. Secondo voci non confermate il candidato grillino dovrebbe parlare intorno alle quattro del pomeriggio.

Parla il deputato nazionale Manlio Di Stefano: “Registriamo il nostro grande successo. Abbiamo raddoppiato i consensi e aspettiamo l’esito dai seggi. Ma queste rischiano di essere ricordate come le elezioni degli impresentabili. Ci sono episodi spiacevoli, se è vero che il divario di voti tra Giancarlo Cancelleri e Nello Musumeci potrebbe portare a quella candidatura di Genovese di cui si è tanto parlato. Facevamo bene a chiedere l’intervento degli ispettori dell’Osce. La richiesta di riconteggio? E’ un’ipotesi”.


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