"Non è fedele a Papa Francesco" | Don Minutella verso la scomunica - Live Sicilia

“Non è fedele a Papa Francesco” | Don Minutella verso la scomunica

Don Alessandro Minutella

Il sacerdote era già stato allontanato dalla chiesa di Romagnolo.

PALERMO – Rischia la scomunica dalla Chiesa Cattolica don Alessandro Minutella, il sacerdote palermitano della parrocchia di Romagnolo che il 21 settembre aveva presentato una lettera al vescovo Corrado Lorefice, che gli aveva già vietato la celebrazione delle messe. Nella missiva, don Minutella professava le verità della fede cattolica e riconosceva il Romano Pontefice, senza però nominare Papa Francesco.

Nelle ultime ore si è inoltre rifiutato ufficialmente, tramite un video pubblicato su internet, di rendere un atto pubblico di fedeltà al Pontefice, come richiesto dalla Congegrazione del Clero. Con un lungo discorso su Radio Domina Nostra, è lui stesso ad annunciare che sarà scomunicato. “Io non ho alleanze o poteri nascosti – dice  – che mi permettono di mettermi al sicuro, avanzo solo con il potere della Chiesa. Mi chiedo come questo apparato possa avere paura di un piccolo prete come me. La mia forza è Maria. In seguito al mio ricorso presentato alla congregazione per il clero in Vaticano, dopo avere inviato una lettera al mio vescovo il 21 settembre in cui tornavo a professare tutte e singole le verità della fede cattolica compresa il mio ossequio dell’intelletto e della volontà al Romano Pontefice, il prefetto della congregazione mi ha notificato che il ricorso veniva sospeso fino all’otto dicembre e intanto io avrei dovuto fare un attestato pubblico di fedeltà sui network a Papa Francesco”.

Condizioni che il sacerdote non ha ritenuto di dover rispettare. E’ così stato convocato dall’arcivescovo  Lorefice che gli ha riferito che sarebbe stato scomunicato con due scomuniche solenni. “Non solo non faccio questo atto ipocrita, sarebbe sudditanza supina – aggiunge nel video – ma adesso mi rivolgo al Papa e chiedo a lui cosa ne pensa della comunione ai divorziati sposati. Una confusione di cui è lui il primo responsabile”. Un nuovo capitolo nella storia dell’ex parroco della chiesa di Romagnolo, già allontanato ad aprile dalla sua parrocchia per le contrapposizioni con le gerarchie ecclesiastiche.


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