Mondello, torna l'autobus 806 | La decisione dell'Amat - Live Sicilia

Mondello, torna l’autobus 806 | La decisione dell’Amat

Dal 1 dicembre, stop alla 606. La notizia è stata diffusa dal coordinatore regionale dei Cobas.

PALERMO – A partire dal primo dicembre l’Amat ripristinerà la linea 806, che collega piazza Sturzo a Mondello. Quattro gli autobus che circoleranno, con una frequenza stimata di 20 minuti. Contestualmente, la municipalizzata sospenderà la linea 606 (De Gasperi-Mondello), per poi ripristinarla il 15 giugno con l’entrata in vigore dell’orario estivo. Una decisione attesa da mesi, ormai, da tutti i residenti della borgata marinara, costretti a cambiare due autobus per raggiungere il centro città in seguito alla riorganizzazione della rete urbana dei bus voluta dall’ex assessore alla Mobilità, Giusto Catania.

La notizia, confermata dall’Ufficio Rete dell’Amat, è stata diffusa da Carlo Cataldi, coordinatore regionale dei Cobas Lavoro Privato settore Trasporti, sottolineando che “la decisione dell’azienda è arrivata dopo le ripetute sollecitazioni del sindacato”. “Alla fine è prevalso il buon senso – afferma Cataldi – e il management dell’Amat ha capito che la sospensione nei mesi invernali e primaverili del collegamento diretto tra il centro città e la borgata marinara danneggia oltremodo turisti e residenti. Mondello non vive solo d’estate, ma rappresenta un’attrattiva tutto l’anno. Abbiamo portato avanti la battaglia per il ripristino della linea 806, perché a nostro avviso le esigenze dei turisti vanno coniugate con quelle di una comunità che ha eguali diritti di mobilità rispetto a chi abita in altre zone della città. Ci siamo riusciti anche grazie alla capacità d’ascolto dimostrata dall’Amat”.

“Il riordino dell’intera rete urbana – sottolinea Cataldi – è uno dei temi cruciali per aumentare la produttività dell’Amat e rendere un servizio migliore all’utenza. Ecco perché torniamo a chiedere all’assessore Iolanda Riolo un tavolo tecnico tra sindacati, amministrazione comunale e Amat. Non è più ammissibile che ci siano periferie ‘scoperte’ e tragitti in cui gommato e tram si sovrappongano. Bisogna al più presto cambiare rotta, eliminando ad esempio le linee a lunga percorrenza come la numero 100 (Oreto-Tommaso Natale) che si perdono letteralmente nel traffico”.

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